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    Caro bollette, approvato decreto da 7,5 miliardi. Draghi: “Lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 18 Feb. 2022 alle 18:24 Aggiornato il 18 Feb. 2022 alle 18:45

    Caro bollette, approvato decreto da 7,5 miliardi

    Il Consiglio dei ministri, svoltosi oggi dopo la “tradizionale” cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze politiche della maggioranza, ha approvato un ampio pacchetto di misure per contrastare il “caro bollette”. In particolare è stato deciso di destinare sei miliardi a misure contro il caro bollette, sostegni all’automotive, con uno stanziamento di 800 milioni nel 2022 (un fondo unico pluriennale, che poi salirà a un miliardo l’anno), correttivi al decreto Sostegni ter in ambito Superbonus 110 per cento e un fondo di 15 milioni a sostegno dei familiari dei professionisti sanitari deceduti per Covid.

    Draghi: “Quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti”

    “Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell’energia e per sostenere settore automobilistico: mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro di cui 6 per l’energia e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio”, ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Il governo vuole intervenire fin da ora per evitare che il rincaro dell’energia si traduca in un minor potere di acquisto delle famiglie e in una minore competitività delle imprese”, ha detto ancora il premier.

    Franco: “Sosteniamo economia in momento difficile”

    “Questo decreto ha l’obiettivo di sostenere l’economa in questa fase difficile, abbiamo una performance molto positiva nel 2021, vediamo ora un rallentamento dell’attività economica in Italia e negli altri Paesi che hanno toccato un picco molto elevato. Sono scesi rispetto a dicembre ma restano a livelli molto elevati rispetto a un anno fa. Questi interventi mirano a sostenere famiglie e imprese con 5 miliardi e mezzo, cui si associano interventi volti a regioni e comuni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco.

    Cingolani: “Aumentiamo produzione gas senza nuove trivellazioni”

    Il governo interverrà sulla produzione nazionale di gas “per arrivare a circa cinque miliardi di metri cubi” di produzione nazionale dagli attuali tre, due miliardi, su un totale di consumi nazionali di circa 70 miliardi”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani spiegando l’intervento “in quattro colonne” varato dal Consiglio dei ministri: oltre all’aumento della produzione nazionale, si punta a una “formidabile semplificazione per gli impianti rinnovabili”, a un intervento “per la sicurezza nazionale” portando al massimo gli stoccaggi, e a “una misura innovativa sui biocarburanti”.

    Giorgetti: “Fondo auto per processo di transizione”

    Il fondo di sostegno al settore automobilistico prevede circa un miliardo di euro l’anno su un periodo di otto anni “per accompagnare il processo di transizione”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

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