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    Chi è Mario Rega Cerciello, il carabiniere accoltellato e ucciso a Roma nella notte

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Lug. 2019 alle 09:55 Aggiornato il 26 Lug. 2019 alle 12:29

    Mario Rega Cerciello, chi è il carabiniere accoltellato e ucciso nella notte a Roma

    Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, un carabiniere, Mario Rega Cerciello, è stato accoltellato e ucciso, mentre era in servizio a Roma.

    L’omicidio è avvenuto in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, nel centro della Capitale.

    Il vice brigadiere è stato colpito da un uomo, probabilmente un cittadino nordafricano, che era stato fermato insieme a un’altra persone perché ritenuti responsabili di furto ed estorsione.

    Trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito, l’agente è deceduto poco dopo.

    Ora è caccia ai due uomini responsabili del delitto.

    Mario Rega era un 35enne di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, che prestava servizio nella stazione Roma centro di Campo de’ Fiori. L’uomo era in servizio con un collega. Il suo corpo è stato colpito da ben sette fendenti, sferrati dai malviventi per guadagnarsi la fuga. Uno dei colpi ha raggiunto il cuore, trapassandolo.

    Mario Rega Cerciello era sposato da circa un mese, sul suo profilo social compaiono le foto del giorno del matrimonio, gli auguri di amici e familiari. Era un grande tifoso del Napoli. Dopo l’aggressione è stato trasportato d’urgenza al Santo Spirito. È poi morto intorno alle 4, dopo un tentativo di rianimazione.

    Il diretto superiore del carabiniere ucciso, Sandro Ottaviani, il comandante della stazione dei carabinieri di piazza Farnese, ha ricordato: “Mario era un ragazzo buono, un carabiniere preparato. Era una persona che pensava sempre al prossimo, sia durante i turni di servizio sia quando non indossava la divisa”.

    Ottaviani ha ricordato anche che Rega Cerciello “era solito fare pellegrinaggi a Lourdes e a Loreto per dare una mano alle persone che soffrono, ogni settimana. Senza dirlo a nessuno faceva volontariato. Agli ultimi donava i suoi vestiti portava loro anche la colazione”. “Non muore solo un valoroso carabiniere, ma un grande uomo”, ha aggiunto il comandante.

    Le indagini

    Si cercano ora i due nordafricani, alti circa 1,80, magri, uno con felpa nera, l’altro viola, uno dei due ha i capelli mesciati. Sul posto la sezione rilievi del reparto operativo e la prima squadra del nucleo radiomobile che riceverà il cambio da squadra montante della prima sezione.

    “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”. Sono le parole con cui Matteo Salvini ha commentato l’uccisione a coltellate di un carabiniere a Roma.

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