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    Cannabis, l’allarme dell’Iss: “Trovati biscotti e patatine con thc. Attenzione ai bambini”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 15 Ott. 2022 alle 09:41

    Un “Allerta di Grado 1” è stata fatta scattare ieri, 14 ottobre 2022, dall’Istituto superiore di sanità e del Dipartimento politiche antidroga riguardo a biscotti, patatine, cereali e altri alimenti che contengono thc, cioè uno dei principi attivi della cannabis. Il problema, che è stato comunicato alle Regioni, all’Aifa, al ministero alla Salute ai referenti regionali per le tossicodipendenze, riguarda soprattutto i bambini. “Si segnala il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere tali alimenti, del tutto identici ad altri legali presenti in commercio”, si legge.

    A far partire tutto è stato un sequestro avvenuto a Bolzano dove un uomo aveva in casa molte confezioni di biscotti al cioccolato a base di thc, ma appunto anche di cereali, caramelle e patatine. Si tratta di cose che si acquistano online e non è chiaro se la persona volesse poi commerciarle o meno. Comunque, c’è un allarme europeo proprio su questi prodotti reperibili su internet. “Destano particolare preoccupazione le esposizioni pediatriche a questi prodotti, per il fatto che i bambini possono soffrire di eventi avversi gravi e prolungati dopo l’ingestione di Thc. In alcuni casi – ha scritto l’Istituto superiore di sanità – tali prodotti sono già stati collegati a gravi intossicazioni non letali in Europa”. Il punto è che gli alimenti sono identici a quelli che vengono consumati prevalentemente dai bambini. A livello internazionale, gli stessi prodotti sono stati trovati in Irlanda, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti e Canada.

    Sempre nella segnalazione si spiega che il Thc “assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Una preoccupazione legata a questi prodotti commestibili è il rischio di esposizione involontaria. I consumatori che non sono consapevoli di consumare alimenti contenenti cannabis o che non sono consapevoli dell’insorgenza ritardata dei loro effetti avversi possono consumare quantità eccessive di Thc, aumentandone il rischio”. I problemi possono essere di cardiotossicità, ipotensione e neurotossicità “soprattutto nei bambini. Per loro le manifestazioni cliniche da intossicazione sono caratterizzate da letargia, atassia, allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza, convulsioni, coma, tachicardia”.

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