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    Brescia, muore dopo 31 anni di coma a causa di un incidente stradale

    Ignazio Okamoto a 17 anni Credits: il giornale di Brescia

    Al giornale di Brescia la mamma di Ignazio ha dichiarato: "Per 31 anni ci siamo isolati dal mondo mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa nostro figlio".

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 25 Ago. 2019 alle 13:41 Aggiornato il 25 Ago. 2019 alle 13:46

    Brescia, morto dopo 31 anni di coma a causa di un incidente stradale

    Ignazio Okamoto è morto il 23 agosto a Brescia dopo 31 anni di coma. Era rimasto coinvolto in un incidente stradale nel marzo del 1988 all’età di appena 22 anni. Era la notte della festa del papà, il giovane era in auto con altri amici, quando il veicolo  è uscito di strada lungo la A22 del Brennero.

    Il 22enne Nicola morì sul colpo, mentre Ignazio, detto Cito, fu portato d’urgenza in ospedale ancora in vita. Da allora però è entrato in un coma profondo da cui non è mai riuscito a risvegliarsi.  I medici non diedero false speranze ai genitori e gli comunicarono fin da subito che il figlio non si sarebbe più ripreso dallo stato vegetativo. Gli altri tre ragazzi invece riuscirono a salvarsi.

    L’uomo si è spento a 54anni intorno all’ora di pranzo nella casa dei genitori a Collebeato. La madre Marina è bresciana, mentre il padre Hector è messicano, benché di origini giapponesi. Al giornale di Brescia la mamma di Ignazio ha dichiarato: “Per 31 anni ci siamo isolati dal mondo mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa nostro figlio”.

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