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    Caro bollette, stangata da 13 miliardi di euro per le imprese

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 12 Feb. 2022 alle 11:47 Aggiornato il 12 Feb. 2022 alle 11:50

    Nel primo trimestre di quest’anno “si stima che le imprese saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), ben 14,7 miliardi di euro in più di energia elettrica e gas. Togliendo a questo importo 1,7 miliardi di misure di mitigazione introdotte dal Governo nelle settimane scorse, le aziende dovranno farsi carico di un extra costo pari a 13 miliardi: una vera e propria stangata”. Lo sottolinea la Cgia di Mestre che definisce il prossimo intervento annunciato dal governo “ancora insufficiente”.

    Secondo l’associazione degli artigiani, “con aumenti che in alcuni casi sfiorano anche il 400 per cento, i settori energivori sono più a rischio degli altri”. In particolare, per quanto riguarda il consumo del gas, la Cgia segnala “le difficoltà che stanno colpendo le imprese del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione, la chimica etc.

    Anche Tir, pescherecci e agricoltori, sottolinea ancora la Cgia, “sono allo stremo. A preoccupare il mondo del lavoro non sono solo i rincari di luce e gas, ma anche quello dei carburanti. Molti settori, pertanto, rischiano di doversi fermare: l’autotrasporto, la pesca e l’agricoltura hanno già manifestato grande disappunto per la mancanza di interventi da parte del Governo”. Per la Cgia, quindi, l’intervento “di ampia portata per calmierare i prezzi delle bollette a famiglie, imprese ed Amministrazioni pubbliche” annunciato dal premier Mario Draghi, è ancora “del tutto insufficiente a mitigare i rincari che, in particolar modo le imprese, subiranno in questi primi 3 mesi dell’anno”.

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