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    È morto Biagio Conte, addio al missionario laico. Lutto cittadino a Palermo

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 12 Gen. 2023 alle 10:02 Aggiornato il 12 Gen. 2023 alle 10:03

    Biagio Conte, il missionario laico molto amato a Palermo ma non solo, è morto. Ha lottato per mesi contro il cancro, continuando a lanciare anche nei giorni in cui si era aggravato messaggi di pace e di speranza. “Restiamo uniti per un mondo migliore, insieme possiamo farcela”, le sue parole giovedì scorso durante la messa celebrata a mezzogiorno davanti alla stanza della sua agonia, nella sede della missione in via Decollati.

    Attorno al letto del missionario laico, sono rimasti fino all’ultimo istante i suoi “fratelli” storici, persone che hanno prestato il loro tempo e la loro professione al sogno di un mondo migliore che Conte ha portato avanti a Palermo per oltre trent’anni. Francesco Russo, il medico-volontario che l’ha accudito con amore nei giorni più duri insieme con Antonio Fulco, il biologo che con lui si prendeva cura dei malati.

    Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha proclamato il lutto cittadino. “La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo – le parole del primo cittadino -. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere”.

    “Resterà per me – ha aggiunto – indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità. È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”.

    “Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione”, ha detto il presidente della Regione Renato Schifani. “Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile – ha aggiunto -. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo”.

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