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    Berlusconi, la famiglia “sfratta” le Olgettine: fermati gli assegni alle ragazze ospiti delle cene di Arcore

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 3 Nov. 2023 alle 11:49

    Berlusconi, la famiglia “sfratta” le Olgettine: fermati gli assegni alle ragazze ospiti delle cene di Arcore

    Bloccati tutti i versamenti. La famiglia Berlusconi ha fermato gli assegni alle ragazze ospiti delle cene di Arcore, a cui l’ex premier corrispondeva ogni mese una somma e in alcuni casi aveva assegnato una casa. Secondo quanto riporta l’Ansa, gli eredi di Silvio Berlusconi hanno anche sfrattato Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli e altre “olgettine”.

    Per le prime due il contratto di locazione “ad uso transitorio”, con scadenza 31 dicembre 2023, si è estinto con la morte dell’ex premier. In una raccomandata datata 3 ottobre è stato chiesto loro di  lasciare libere entro tale data le due ville gemelle a Bernareggio. Da parte di una altra società immobiliare, sarebbe arrivato lo sfratto anche ad altre ragazze che vivono in appartamenti.

    Oltre agli appartamenti, Silvio Berlusconi corrispondeva ogni mese anche assegni da 2.500 euro alle ragazze coinvolte nei processi Ruby, per risarcirle dei danni che avevano subito alla loro reputazione. Anche questi, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sono stati fermati dalla famiglia Berlusconi.

    Durante il processo Ruby ter, i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio avevano stimato che dal marzo del 2012 il Cavaliere aveva versato 10.846.123 euro a 21 donne. A Karima Ruby El Mahroug sarebbe andato circa la metà del totale. Secondo l’accusa, a tutte le ragazze coinvolte era stato “assicurato un reddito e un tetto, che per alcune è diventato un alloggio di proprietà” affinché “mentissero” su ciò che era accaduto nelle cene eleganti di Arcore. Nel processo Ruby ter, Silvio Berlusconi era accusato di aver corrisposto denaro a diverse persone per mentire riguardo feste organizzate nella sua villa di Arcore, al centro di precedenti processi. Il processo di primo grado si è concluso con l’assoluzione di Berlusconi e delle ragazze, dall’accusa di corruzione in atti giudiziari. La procura ha deciso di saltare l’appello e ricorrere direttamente in Cassazione.

    Nel primo processo Ruby, finito nel 2015, la Cassazione aveva assolto Berlusconi dalle accuse di concussione e di prostituzione minorile, riconoscendo nelle motivazioni della sentenza che “ci fu prostituzione” anche se non era stato confermato che l’imputato fosse a conoscenza dell’età di Karima El Marough, detta Ruby, con cui avrebbe avuto rapporti sessuali in cambio di denaro mentre era ancora minorenne.

    Con il processo Ruby bis nel 2019 sono stati condannati in via definitiva l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, a 4 anni e 7 mesi di reclusione, e l’ex consigliera lombarda Nicole Minetti, a 2 anni e 10 mesi, per favoreggiamento della prostituzione, e nel caso di Fede anche di induzione alla prostituzione.

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