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    Bassetti: “Mi piace piacere. Sono prof. e direttore e ora ho anche la notorietà, perché dovrei vergognarmene?”

    L'intervista dell'infettivologo al settimanale Chi: "I miei figli dicono: ‘Papà, se con le donne il tuo avversario è Galli, ti piace vincere facile'"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 29 Apr. 2021 alle 10:57

    Il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti, diventato uno degli esperti più noti in tv dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi in cui ha raccontato alcuni aspetti della sua vita privata.

    L’infettivologo, che oggi siede alla stessa scrivania che una volta apparteneva a suo padre Dante, racconta a proposito di questa “eredità professionale”: “Se hanno malignato? Hanno malignato. Peccato che mio padre sia morto nel 2005. Ho fatto tutto da solo e l’ho fatto anche per lui e per mamma Giuliana, professione capofamiglia, che purtroppo è morta di tumore pochi mesi fa”.

    Sulla sua giovinezza racconta: “Ero della generazione paninara con il mito della Milano da bere e divisa d’ordinanza, Timberland e Moncler. Ma in segreto ascoltavo Gino Paoli”. Bassetti ricorda poi il primo incontro con la moglie Maria Chiara, avvenuto nel 2001.

    “Non accadde nulla”, dice. “Non che non mi avesse colpito: ero appena tornato dagli Stati Uniti, iniziavo a lavorare, trentenne del genere ‘voglio tutto subito’ e quindi poco incline ai legami. Fase breve. L’anno successivo io e Maria Chiara ci siamo fidanzati, sei mesi dopo le ho chiesto di sposarmi e dopo altri sei mesi, era l’1 giugno 2003, eravamo marito e moglie”.

    Alla domanda se la moglie sia gelosa del suo “essere considerato un sex symbol”, Bassetti replica: “Si tratta di una leggenda messa in giro da voi giornalisti”. Poi aggiunge: “Non le nascondo che, come dice mia moglie, mi piace piacere. Che c’è di male? Ho 50 anni, professore e direttore, ora anche la notorietà. Perché dovrei vergognarmene?”.

    I due figli, Dante, 15 anni, e Francesco, 12, hanno preso con ironia la fama improvvisa del padre, molto presente in tv e sui giornali. “Mi dicono: ‘Papà, così non vale. Se con le donne il tuo avversario è il professor Galli, vuol dire che ti piace vincere facile’”.

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