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    “Pronto al sacrificio estremo per la razza bianca”: suprematista 22enne arrestato in Puglia

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 27 Ott. 2022 alle 10:11 Aggiornato il 27 Ott. 2022 alle 10:12

    “Arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda” e “istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”: queste le accuse a carico di Luigi Antonio Pennelli, un 22enne pugliese suprematista bianco arrestato oggi dalla polizia che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari. Secondo gli inquirenti era pronto a compiere azioni violente fino al “sacrificio estremo” a difesa della “razza bianca”.

    Il giovane si serviva del canale “Sigh Heil”, che richiama il saluto nazista, per promuovere contenuti contro gli ebrei e le donne. Durante una perquisizione nella sua abitazione sono state trovate diverse armi, molte delle quali avevano inciso il nome di diversi attentatori come Traini, Breivik e Tarrant. Payton Gendron, il 18enne autore della strage di Buffalo del 14 maggio 2022, aveva le armi con gli stessi nomi incisi. Le indagini coordinate dai pm della procura di Bari Abbadessa, Giannella e Rossi, con il contributo informativo dell’Aise, hanno consentito – secondo l’accusa – di provare l’appartenenza del ragazzo all’organizzazione terroristica suprematista statunitense ‘The Base’, del quale Pennelli diceva di essere l’unico referente italiano, ostentando la cosa con una bandiera del gruppo esposta sul balcone di casa. Stava cercando di creare una cellula di 3-4 membri, anche se per adesso veniva considerato dagli inquirenti un “lupo solitario”.

    “Ha commesso le condotte permanendo all’interno della propria abitazione e utilizzandola quale base logistica per i propri contatti, nonché per la sua attività di indottrinamento, addestramento per un verso e di proselitismo per altro”, scrive il gip del tribunale di Bari nell’ordinanza, aggiungendo che “neppure con la convivenza con gli ignari genitori ha potuto fungere da deterrente, se solo si osservi la tipologia e la quantità del materiale, delle armi e degli arnesi detenuti nell’abitazione”. Stava anche progettando di costruire delle “ghost gun”, pistole capaci di superare i controlli dei metal detector, attraverso l’uso di stampanti 3D.

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