Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Braccio tranciato con la motosega, l’intervento miracoloso dei medici che glielo riattaccano: “Ora può muovere le dita”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 12 Mag. 2023 alle 15:24 Aggiornato il 12 Mag. 2023 alle 15:25

    Per un incidente con la motosega aveva perso un avambraccio, ma in meno di due mesi l’arto gli è stato reimpiantato ed ora il paziente, un 74enne di Bari, riesce addirittura a muovere le dita. La vicenda risale allo scorso 26 marzo: l’uomo era arrivato al pronto soccorso del Policlinico del capoluogo pugliese senza un arto, in serio pericolo di vita. È stato subito stabilizzato e intubato, per gli sono stati rimossi i numerosi corpi estranei come erba, terra e pietrine che avrebbero potuto portare a una infezione.

    Poi è iniziato il percorso per il reimpianto della parte mancante, con la riconnessione di tutte le strutture anatomiche tendinee e muscolari flessorie ed estensorie, nonché la ricostruzione microchirurgica delle arterie, delle vene e delle strutture nervose. È stato necessario un intervento durato sei ore e compiuto da due diverse equipe mediche, quella della chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, diretta da Giuseppe Giudice, insieme a quella di ortopedia e traumatologia, diretta da Biagio Moretti. “L’equipe di microchirurgia, reperibile h24 sette giorni su sette è un’eccellenza per il nostro Policlinico. La collaborazione con l’equipe del prof. Moretti rappresenta la massima espressione del concetto di ‘ortoplastica’, che prevede la collaborazione delle due specialità al fine di ottenere il massimo dei risultati funzionali nei pazienti con gravi traumi degli arti come in questo caso”, spiega il Prof. Giudice.

    L’uomo dopo l’operazione era stato ricoverato per circa una settimana, per poi essere stato dimesso in buone condizioni cliniche ed in grado di muovere parzialmente le dita della mano dell’arto reimpiantato. Ora, è scritto in una nota, il paziente “ha intrapreso un percorso di riabilitazione assistita e la completa rigenerazione neuromuscolare avverrà non prima di 18 mesi, poi potrà tornare a compiere la maggior parte delle attività manuali”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version