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    Un bambino ha 3 volte più probabilità di morire in Calabria che in Toscana: il report di Save The Children

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 16 Nov. 2022 alle 18:18

    Prima della pandemia, in Calabria il tasso di mortalità infantile entro il primo anno di vita era il triplo di quello della Toscana, con 4.42 decessi ogni 1000 nati vivi, contro 1.45. Più del doppio, invece, in Sicilia: 3.34. Ancora, nascere a Caltanissetta garantisce una aspettativa di vita media di 80,2 anni, mentre a Firenze il dato si attesta a 83,9. La media italiana è 82,4. Sono i dati dell’ultimo report “Atlante dell’infanzia a rischio Come stai?” di Save The Children, che mostra una spaccatura tra il nord e il sud del Paese. Nel report si legge che “un bambino del Mezzogiorno che si ammalava nel 2019 aveva una probabilità di dover migrare in altre regioni per curarsi del 70% in più rispetto a un bambino del Centro o del Nord Italia”.

    Non è solo il sistema sanitario ad influenzare la salute dei bambini – si legge – poiché su questa gravano tutti i determinanti sociali legati al contesto territoriale in cui si cresce, alle condizioni economiche, al livello di istruzione, all’ambiente, alle reti sociali e dei servizi”. Spaccatura con il Sud anche per quanto riguarda l’accesso agli asili nido pubblici e convenzionati. Sotto i 3 anni il 13,7% dei bambini è interessato, ma la forbice va dal 2,8% della Calabria al 28,4% dell’Emilia Romagna. Gli stessi Comuni spendono molto più al nord per gli asili (2.617 euro nella Provincia Autonoma di Trento) che al Sud.

    La situazione resta uguale se si osservano i dati sulla povertà assoluta: interessa il 14,2% di tutti i minori, ma sale fino al 16% nel Mezzogiorno. La povertà alimentare colpisce un bambino su 20, ma la mensa scolastica non è ancora un servizio essenziale gratuito per i bimbi tra i 3 e i 10 anni. Le disuguaglianze socioeconomiche, secondo Save The Children, “incidono direttamente sulla salute dei bambini, penalizzando chi maggiormente avrebbe bisogno, nel proprio territorio, dei servizi di cura, prevenzione e promozione della salute e del benessere psico-fisico”.

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