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    Bagnanti perquisiti e bibite vietate in un lido di Bacoli, il sindaco: “Gli operatori balneari non sono i padroni”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Giu. 2022 alle 08:07 Aggiornato il 8 Giu. 2022 alle 08:10

    “Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua. Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire”, a dichiararlo è stato il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, che da alcuni giorni denuncia il comportamento di alcuni operatori balneari. “I loro sono comportamenti – ha proseguito – che offendono la nostra terra, la nostra comunità. Che danno il segnale di una convinzione, errata. Sia chiaro”. Secondo il primo cittadino “chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.

    In alcuni lidi privati di Bacoli sarebbe stato negato l’accesso con bevande e vivande al sacco. “C’è chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale”. Sulla vicenda il Comune di Bacoli ha inviato lettere di diffida, “affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili perché i beni demaniali sono beni di tutti e gestirli, deve rappresentare un grande onore”, ha concluso Della Regione.

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