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    Astice sul ghiaccio con chele legate: ristoratore di Milano accusato di maltrattamento

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 7 Apr. 2022 alle 08:03

    In prova per tre mesi in una delle case accoglienza dei City Angels, quella dedicata a Elio Fiorucci, per il maltrattamento di un astice. Sotto accusa un ristoratore di origini egiziane che tre anni fa, nel suo locale alla periferia Est di Milano, è stato sorpreso conservare il crostaceo ancora vivo “in condizioni incompatibili con la propria natura”.

    Il caso, istruito dalla Procura milanese, risale al 13 maggio del 2019 quando, su segnalazione di alcuni avventori, il Nucleo Guardie Eco-Zoofile Oipa si è recato nel ristorante e ha trovato l’animale ancora in vita con le chele legate, in una vaschetta di plastica adagiata su del ghiaccio, all’interno di una vetrinetta frigorifero.

    Da qui l’imputazione di maltrattamento in quanto l’uomo non si era uniformato alle direttive già indicate qualche mese prima quando, durante un controllo, erano stati scoperti crostacei conservati ancora in vita in modo “inappropriato”. Il pm Sara Arduini ha chiesto un’ammenda di 2 mila euro. Proposta alla quale la difesa si è opposta ottenendo la messa alla prova con un lavoro socialmente utile.

    In base ai protocolli del Centro di referenza nazionale per il benessere degli animali dell’istituto Zooprofilattico, le temperature prossime allo zero, per via del ghiaccio, e le chele legate possono determinare vari tipi di stress e sofferenze ai crostacei.

     

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