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    Assalto alla Cgil: chiesto giudizio immediato per 13 indagati, tra cui i leader di Forza nuova

    Il vicesegretario di Forza nuova Giuliano Castellino parla con un poliziotto durante gli scontri tra polizia e manifestanti no green pass a Roma, il 9 ottobre 2021. A sinistra il fondatore di Forza nuova, Roberto Fiore. Credit: ANSA/GIUSEPPE LAMI
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 22 Dic. 2021 alle 16:17 Aggiornato il 22 Dic. 2021 alle 16:18

    Assalto alla Cgil: chiesto giudizio immediato per 13 indagati, tra cui i leader di Forza nuova

    La procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, per l’assalto alla sede della Cgil avvenuta il 9 ottobre scorso, nel corso di una manifestazione contro l’obbligo del green pass. Le accuse rivolte ai due esponenti neofascisti e ad altri 11 indagati comprendono, a seconda delle posizioni, l’istigazione a delinquere, la devastazione e la resistenza a pubblico ufficiale.

    La procura ha stralciato la posizione di uno dei leader del movimento di ristoratori “Io apro”, il gruppo di ristoratori che aveva sfidato le chiusure dei locali per fermare la variante Delta del nuovo coronavirus, arrivando a incontrare anche il segretario della Lega Matteo Salvini. Si tratta di Biagio Passaro, arrestato dopo essersi ripreso in un lungo video, da lui stesso pubblicato su Facebook, che lo mostra all’interno della sede del principale sindacato italiano.

    Tra gli 11 accusati insieme a Fiore e Castellino, sono presenti volti noti della galassia neofascista della capitale, come l’ex membro dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) Luigi Aronica, 65 anni, conosciuto come “Pantera” e condannato a 18 e 2 mesi per diversi reati commessi durante la sua militanza nell’organizzazione terroristica, oltre alla stessa organizzatrice delle proteste di Roma Pamela Testa, considerata vicina a Forza nuova. Gli altri accusati sono Salvatore Lubrano, Francesco Bellavista, Roberto Borra, Luca Castellini, Fabio Corradetti, Lorenzo Franceschi, Massimiliano Petri, Federico Trocino e Massimiliano Ursino.

    Secondo la procura, i “fatti oggetto dell’imputazione riguardano i gravi episodi avvenuti il 9 ottobre nell’ambito della manifestazione di protesta tenutasi in piazza del Popolo contro il cosiddetto ‘green pass’”.

    Attualmente, Forza nuova è al centro delle indagini di almeno sei procure per aver tentato di mettere in atto un “piano di natura eversiva nei confronti dello Stato” assieme a esponenti del movimento No Vax. Le inchieste, coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, vedono in particolare Fiore e Castellino indagati dalla procura di Bari per addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.

    Tra i fondatori del movimento neofascista Terza Posizione, attivo fino al 1982, Fiore è già stato condannato negli anni Ottanta per associazione sovversiva e banda armata ma non ha mai scontato la pena, trascorrendo la latitanza a Londra. Citato da una commissione del parlamento europeo come “agente dell’intelligence britannica”, Fiore è rientrato in Italia nel 1999 quando i reati sono stati prescritti, prendendo la guida di Fn. Tra il 2008 e il 2009 è stato membro del parlamento europeo dopo aver sostituito Alessandra Mussolini, eletta alla Camera.

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