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    Arisa non parteciperà al Gay Pride di Milano: “Troppi insulti pesantissimi, divertitevi anche per me”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 30 Mag. 2023 alle 13:55 Aggiornato il 30 Mag. 2023 alle 13:55

    Madrina del Gay Pride di Napoli nel 2021 e di Padova dello scorso anno, Arisa non sarà presente alla manifestazione dell’orgoglio delle minoranze sessuali che si terrà a Roma il prossimo 10 giugno, né a quella di Milano del 24. Dopo l’intervista a La confessione, la trasmissione sul Nove condotta da Peter Gomez, l’artista è stata travolta dalle polemiche per le sue frasi sulla premier Giorgia Meloni (“Mi piace. Secondo me lei si comporta come una mamma severa e spaventata, è mamma non solo di un figlio ma di tre o quattro e allora deve fare bene per tutti”).

    In un post su Instagram ha spiegato la sua decisione: “Cari ragazzi e ragazze mi spiace immensamente per il momento che stiamo vivendo e spero che col tempo potremo di nuovo comunicare. Per adesso sono solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare. Oggi al mio manager è stato consigliato da parte degli organizzatori, di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano a causa dell’ipotesi che alcuni membri della comunità possano in qualche modo mettermi in imbarazzo, io sarei venuta volentieri, però se ho fatto qualcosa di così tanto grave da meritare un trattamento così esclusivo, credo che non parteciperò neanche al pride di Roma. Mi dispiace davvero tanto. Buon Pride a tutti, divertitevi anche per me, vi auguro di trovare un piano di svolta e di realizzare i vostri sogni legittimi per essere felici. Ve lo auguro davvero dal profondo del cuore. Io continuerò a vivere frequentando gli amici di sempre e mi farò raccontare”.

    Tra coloro che avevano criticato l’intervista anche Vladimir Luxuria: “Cara Arisa, una mamma può essere dolce o severa, ma deve esserlo con tutti i figli. Non deve fare figli e figliastri lasciando indietro uno dei suoi figli solo perché diverso dagli altri e trattarlo come un brutto anatroccolo: quella non è severa, è solo una mamma ingiusta”.

    “Prima di salutarvi un’ultima cosa la voglio scrivere – conclude l’artista – la diversità è fatta di opinioni, di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi. Non condannate la gente perché non la pensa esattamente come voi, magari quella gente lì vi ama lo stesso, ma voi pensate di no. I tempi cambiano, le mamme imbiancano, i fiori sbocciano e poi appassiscono, e poi rinascono. Bisogna lavorarci e crederci sempre. Se vi giocherete la carta dell’amore vincerete sempre”.

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