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    L’anidride carbonica non si trova. Sant’Anna blocca la produzione di acqua frizzante

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 7 Lug. 2022 alle 16:20

    Acqua Sant’Anna ha sospeso la produzione delle bevande gassate e, quindi, anche dell’acqua frizzante. L’anidride carbonica – che è presente nelle bibite e aggiunge l’effetto delle bollicine – è, infatti, introvabile. “Ho dovuto fermare le linee dell’acqua gasata, il 30% della nostra produzione”, ha raccontato all’Ansa Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna. Ha, inoltre, ricordato che anche l’anno scorso le aziende hanno riscontrato la stessa difficoltà nel trovare CO2 per i prodotti alimentari. Questa volta però sembra esserci una vera e propria emergenza che non è possibile tamponare come nel 2021.

    Acqua Sant’Anna, che è il più grande produttore europeo di acque oligominerali con 1 miliardo e mezzo di bottiglie all’anno, non è l’unica azienda ad avere questo problema: “Tutti i nostri competitor sono nella stessa situazione”, ha detto Bertone. Le fonti, inoltre, sono già impoverite a causa dei rincari delle materie prime e della siccità.

    L’anidride carbonica scarseggia perché le aziende di CO2  “preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità. Saremmo disposti a pagarla di più, anche se già costava carissima, ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori”, ha raccontato Bertone che ha concluso con un avvertimento: “Così l’acqua gasata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita”.

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