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    Allarme degli 007: “Campagna ibrida russa contro l’Italia, attenzione alle elezioni”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 28 Feb. 2024 alle 15:04 Aggiornato il 28 Feb. 2024 alle 15:05

    La Russia è l’attore più attivo in campagne ibride “in danno dell’Italia e dell’Occidente intero”. Spionaggio, attacchi cyber, disinformazione, sfruttamento in chiave destabilizzante dei flussi migratori: questo l’arsenale usato, secondo la relazione annuale dell’intelligence presentata oggi, 28 febbraio 2024, alla presenza dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, del presidente del Copasir Lorenzo Guerini e dei direttori dei servizi, Elisabetta Belloni (Dis), Giovanni Caravelli (Aise) e Mario Parente (Aisi).

    Mosca ha anche cercato di ostacolare le iniziative italiane ed europee di diversificazione energetica e di introduzione del price cap sul gas russo con propaganda “atta a inquinare l’informazione verso il grande pubblico circa l’andamento dei prezzi dell’energia”. Attenzione dell’intelligence ora ai prossimi eventi che catalizzeranno campagne disinformative: le elezioni europee di giugno, la presidenza italiana del G7, l’uscita dalla Via della seta.

    Riguardo all’andamento del conflitto, rileva la relazione, il sostegno dei Paesi occidentali all’Ucraina, fondamentale per la prosecuzione dello sforzo militare di Kiev, è continuato durante tutto il 2023, pur registrando un importante calo rispetto all’anno precedente. A fine anno l’aiuto militare complessivamente stanziato dai Paesi europei superava, per la prima volta, quello offerto dagli Usa. Dall’altro lato, è in aumento il sostegno che attori terzi offrono alla base industriale militare russa. La Cina ha probabilmente fornito a Mosca alcune tecnologie, mentre altri Paesi hanno invece offerto un supporto militare diretto: l’Iran i droni, la Corea del Nord munizionamento.

    “L’Italia si è confermata potenziale bersaglio per la sua centralità nel mondo cristiano, il suo impegno nella Coalizione anti- Daesh e la presenza di luoghi simbolo della storia occidentale come il Colosseo che continua a essere considerato, dalla retorica d’area, obiettivo di conquista privilegiato nel cuore dell’Europa ‘miscredente'”, segnala ancora la relazione.

    L’intelligence ha mantenuto alta l’attenzione informativa sui foreign fighters che a suo tempo hanno raggiunto teatri di guerra. Nel 2023, sono aumentati a 149 (di cui 39 rientrati) quelli a vario titolo connessi con l’Italia. Sono inoltre stati espulsi 77 soggetti potenzialmente pericolosi per la sicurezza nazionale, di cui 42 tunisini.

    La guerra israelo-palestinese ha innescato inoltre una “rivitalizzazione della propaganda jihadista, non solo in chiave antisionista, ma anche tesa a rilanciare lo scontro tra Islam e Occidente, nell’intento di proiettare la minaccia oltre i confini del teatro del conflitto”. E’ dunque “concreto” il rischio che la crisi possa costituire “una cassa di risonanza per il messaggio jihadista, non solo andando a incidere sui processi di radicalizzazione, ma potendo anche fungere da innesco di potenziali lupi solitari stanziati in Europa, inducendoli a passare all’azione”.

    In questo ambito, il movimento antagonista è attivo nella promozione di cortei e presidi, ma anche iniziative di propaganda e controinformazione in chiave ‘antisionista’, nel più ampio quadro della campagna denominata “Boicotta, Disinvesti, Sanziona” (BDS), volta a orientare l’opinione pubblica verso forme di pressione contro Israele.

    L’area dell’estrema destra, nel contempo, “ha continuato a impegnarsi nel tentativo di aumentare visibilità e seguito per le formazioni più strutturate, anche in un’ottica di accreditamento politico in vista di future tornate elettorali locali”. “I temi maggiormente all’attenzione – rilevano gli 007 – sono stati l’incremento delle spese energetiche, il carovita e, più in particolare, le posizioni dell’Esecutivo sui teatri di crisi esteri ritenute, dalla narrativa di settore, espressione degli interessi della Nato, della Ue e dell”imperialismo statunitense'”.

    In linea con queste invettive, l’intelligence ha rilevato “un significativo attivismo in vari Paesi europei teso a incrementare le relazioni con formazioni ultranazionaliste del Vecchio Continente, con l’intento di mettere insieme un ‘fronte politico internazionale’ di chiara impronta anti-atlantista e filo-russa”. Sul piano delle strategie di proselitismo, l’estrema destra ha poi mostrato un rinnovato interesse nei confronti di alcune tifoserie organizzate, politicamente orientate e di ambienti della militanza studentesca.

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