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    1 maggio, Festa dei Lavoratori: origini, storia, l’evento in Italia

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 1 Mag. 2020 alle 07:01

    1 maggio, Festa dei Lavoratori: origini, storia, l’evento in Italia

    Oggi, 1 maggio 2020, viene celebrata la Festa dei lavoratori. Celebrazione che si ripete ogni anno in molti paesi del mondo, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa. Ma vediamo insieme le origini, la storia e come viene celebrata in Italia.

    Origini

    La festa dei lavoratori affonda in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale degli Stati Uniti d’America, guidate dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor.

    Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l’anno dopo, il 1 maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un’importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti. La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1864 era nata a Ginevra la “Prima Internazionale”, ovvero l’Associazione internazionale dei lavoratori, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti dell’epoca. In Italia le otto ore lavorative verranno dichiarate legali soltanto con il Regio decreto legge n. 692 del 1923.

    Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1 maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago avvenuti qualche tempo prima. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse rafforzare eccessivamente il nascente socialismo, spostò l’oggetto della festività sull’antica Organizzazione dei Cavalieri del Lavoro.

    La festa dei lavoratori nel mondo

    Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il giorno 1 maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo.
    Dall’altra parte dell’emisfero terrestre, come ad esempio in Australia, la commemorazione ricorda la “Festa delle Otto Ore” (lavorative).

    La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1 maggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.

    La decisione in Europa in merito alla festività del 1 maggio, ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, fu ratificata in Italia soltanto due anni dopo.

    Il concerto del primo maggio

    Dal 1990, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma, in piazza di San Giovanni in Laterano, dal pomeriggio alla notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguita da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmessa in diretta televisiva dalla Rai. Quest’anno, 1 maggio 2020, però il Concertone non si terrà come al solito. L’emergenza Coronavirus ha infatti costretto a un cambio di programma con il Concerto che andrà in scena in televisione ma con altra formula.

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