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SPID, CieID e Wallet europeo: come cambia l’identità digitale in Italia

Di Redazione TPI
Pubblicato il 4 Dic. 2025 alle 09:30

Il percorso dell’identità digitale in Italia sta entrando in una fase di forte evoluzione, guidato dalle nuove regole europee e dall’uso sempre più diffuso di strumenti come SPID e CieID. Al centro di questo cambiamento c’è il regolamento eIDAS 2.0, che introduce il Portafoglio Europeo di Identità Digitale EUDI Wallet, un sistema unico e valido in tutti i Paesi dell’Unione. L’obiettivo è quello di semplificare l’accesso ai servizi digitali, aumentare la sicurezza e rendere più immediata la gestione dei documenti personali.

Nel frattempo, l’adozione delle identità digitali nel nostro paese continua a crescere. La Carta d’Identità Elettronica, tramite l’app CieID, sta diventando un punto di riferimento per l’autenticazione e la gestione sicura dei dati personali, mentre lo SPID è ormai utilizzato da milioni di cittadini per accedere ai servizi pubblici e privati. La familiarità degli utenti con questi strumenti, insieme all’ampia diffusione già raggiunta, consente all’Italia di affrontare la transizione con un vantaggio significativo: come osservato di recente da Tinexta Infocert, tra i principali provider del settore, il rafforzamento dello SPID – 1,2 miliardi di accessi registrati nel 2024 e un trend consolidato per il 2025 – garantisce al Paese un ruolo guida in Europa nel campo della digitalizzazione dei servizi.

Con l’arrivo dell’EUDI Wallet, ogni cittadino potrà utilizzare un unico portafoglio digitale, riconosciuto in tutti gli Stati membri, per conservare e presentare:

Il wallet – che dovrebbe essere gratuito per le persone fisiche -è sviluppato secondo standard di sicurezza e interoperabilità comuni. La logica è quella di offrire un sistema semplice, sicuro e transfrontaliero, in grado di semplificare l’accesso ai servizi digitali dell’UE. Si tratta di un processo determinante che non solo stabilisce gli standard, ma promuove un modello più sicuro e rispettoso della privacy. Il principio guida è il controllo pieno da parte dell’utente, che decide quali dati condividere, con chi e per quanto tempo. La sicurezza è garantita da protocolli avanzati, certificazioni obbligatorie e infrastrutture ad alto livello di affidabilità.

L’EUDI Wallet rappresenta quindi un passo avanti nella costruzione di un mercato digitale integrato, in cui autenticazione, firma e gestione dei documenti diventano funzioni immediate, riconosciute e protette all’interno di uno stesso ecosistema. La trasformazione in corso non riguarda solo gli strumenti, ma il modo stesso in cui cittadini e imprese interagiranno con il digitale. L’obiettivo europeo è costruire un ecosistema di fiducia comune, capace di funzionare senza barriere nazionali. Per l’Italia, il percorso verso l’EUDI Wallet rappresenta un’opportunità per modernizzare ulteriormente i servizi digitali e offrire ai cittadini un’esperienza sempre più semplice e sicura.

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