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Pancake day: è scoppiata la moda anche in Italia

Di Redazione TPI
Pubblicato il 28 Feb. 2022 alle 12:08 Aggiornato il 28 Feb. 2022 alle 12:09

Ritorna domani, martedì 1 marzo 2022, il Pancake Day, la giornata più gustosa dell’anno per celebrare una passione di origine anglosassone che ha ormai conquistato anche il nostro Paese. In versione dolce (con marmellate e creme spalmabili) oppure salata, il pancake è ormai un must della prima colazione per 1 italiano su 3 (ben 13 milioni di persone), un alimento scelto dal 50% dei giovani (18-35 anni). E la passione degli italiani per i pancake conferma la tendenza ormai radicata di un’apertura sempre maggiore verso alimenti provenienti da altre culture gastronomiche: 9 italiani su 10 ne hanno inserito almeno uno nella propria colazione, trovando una chiave ed uno stile per “italianizzarlo”.

Ecco alcuni dei dati emersi dalla ricerca BVA Doxa su un campione rappresentativo di 1.000 connazionali commissionata da Mulino Bianco – storico marchio che da oltre 45 anni accompagna la prima colazione degli italiani – per festeggiare il primo compleanno dei pancake “italian style” pronti all’uso, preparati con 100% latte fresco italiano, senza additivi conservanti e senza olio di palma. Lanciati nel 2021, in un solo anno hanno conquistato le preferenze di circa 2 milioni di famiglie italiane. Si caratterizzano per la morbida consistenza e il gusto semplice, che ricorda quelli fatti in casa. Sono perfetti se riscaldati velocemente in padella o nel microonde e poi personalizzati con gli ingredienti più disparati, in base ai propri gusti.

“La nostra scommessa era portare nelle case degli italiani bontà e divertimento – commenta Julia Schwoerer, Vice President Marketing Mulino Bianco – Siamo felici di aver saputo intercettare ed interpretare un’esigenza delle persone proponendo sia un nuovo gusto che una diversa modalità di consumo, nuova e pratica, che permette di stare insieme, personalizzare e divertirsi a colazione. Il nostro obiettivo? Far vivere l’esperienza del cibo proprio come una gioia, sin dalla colazione, che può rappresentare il primo momento felice della giornata”.

I pancake si inseriscono in una tendenza italiana in costante crescita negli anni, la curiosità di andare a scoprire cibi ed alimenti di altre culture gastronomiche, per poi importarli nella abituale dieta quotidiana. L’indagine Doxa rivela, infatti, che quasi 9 italiani su 10 hanno inserito almeno un’innovazione internazionale nella propria colazione, trovando magari una chiave ed uno stile per “italianizzare” il prodotto e il suo consumo. Nella top 3 delle preferenze troviamo il caffè (79%), lo yogurt (63%) e il tè (55%), tutti alimenti e bevande di origine internazionale. Il caffè arriva infatti dall’Oriente, lo yogurt deriva dal turco “Yoğurmak”, che significa “mescolare”, ed è tradizionalmente legato al nomadismo ottomano, mentre il tè ha origini cinesi, ma sono ormai parte integrante del nostro menù del mattino.

Tra le ragioni di questo successo c’è, in primis, la possibilità di aggiungere qualcosa di unico, come nel caso del caffè, diventato espresso e ancora più apprezzato dell’originale per il 55% del campione intervistato. Ed ancora, piace la possibilità di inserire nuovi alimenti in un rito, la colazione all’italiana, che non ha uguali al mondo (37%). Oppure, come accaduto per i pancake, esser riusciti a valorizzarli con ricette che utilizzano ingredienti di qualità della nostra tradizione gastronomica (29%).

“La cucina è contaminazione e noi italiani siamo ‘adattogeni’, flessibili e intrisi di spirito di adattamento. E al tempo stesso ci confermiamo grandi adattatori, tanto da aver reso un simbolo identitario della nostra colazione proprio due alimenti come il cornetto e il cappuccino che, in realtà, vengono da lontano – commenta l’antropologo, giornalista e divulgatore scientifico Marino Niola – In questo senso il pancake è un dolce duttile, adattabile, multitasking e multitasting. Ecco perché sta conquistando anche la tavola tricolore, ovviamente riadattando la preparazione ai nostri ingredienti favoriti”.

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