Se hai arredato casa almeno una volta sai bene che un tappeto ha la capacità di cambiare tutto. Può rendere una stanza più accogliente, può aiutare a delineare le diverse aree di un open space e può persino regalare personalità a una stanza che a prima vista sembra anonima. Tuttavia, tra le tante misure, i materiali, i colori e gli stili disponibili sul mercato, scegliere quello giusto potrebbe sembrare un’impresa. Se ti sei ritrovato/a a fissare una parete di tappeti senza sapere da dove cominciare, questa guida fa al caso tuo: troverai le indicazioni che servono per non sbagliare.
La dimensione del tappeto è spesso sottovalutata, ma è fondamentale considerarla con attenzione. Infatti, se è troppo piccolo, sembrerà perso nel vuoto; se è troppo grande, risulterà ingombrante e fastidioso alla vista. La soluzione consiste nel trovare il giusto compromesso tra proporzione e funzione.
Nel soggiorno, ad esempio, il tappeto dovrebbe delineare almeno la zona davanti a divani e poltrone. In sala da pranzo, invece, il tappeto deve andare oltre i bordi del tavolo anche quando le sedie sono spostate. Per la camera da letto, è consigliabile scegliere un tappeto che incornici tutto il perimetro del letto oppure optare per due tappeti uguali da posizionare ai lati del letto.
E per spazi come ingressi o corridoi? Punta su tappeti stretti e lunghi che accompagnino il percorso in entrata e in uscita senza ostacolare il passaggio. In questi ambienti, è utile tenere a mente questa regola d’oro: lasciare sempre 20-30 cm di pavimento scoperto tra il tappeto e le pareti. Questo rende la stanza più ariosa e meno ristretta alla vista.
Sì, anche la forma del tappeto influisce sul modo in cui percepiamo lo spazio. I tappeti rettangolari sono i più usati, e vanno benissimo per ambienti lineari e in stanze come il salotto e la camera da letto. Ma se vuoi uscire dagli schemi, esistono alternative molto interessanti, tra cui i tappeti rotondi. Questi ultimi stanno benissimo sotto i tavoli circolari, e sono ottimi per smorzare il carattere di una stanza troppo squadrata, soprattutto se vengono posizionati nella parte centrale di una stanza.
Se ti piacciono gli stili più contemporanei, non preoccuparti: nel mondo del design sono sempre più numerosi i modelli di tappeti dalle forme irregolari. Alcuni hanno bordi sinuosi, altri geometrici e altri ancora presentano invitanti linee che ricordano elementi naturali come foglie, fiori o nuvole. Ognuno di questi modelli è sicuramente in grado di avvalorare la personalità di una stanza. A prescindere dalle tue preferenze, il consiglio generale è quello di scegliere una forma che sia capace di rendere l’ambiente più accogliente.
Scegliere il colore del tappeto potrebbe sembrare semplice e persino divertente, ma in realtà è qui che è più facile sbagliare. La regola base? Deve coordinarsi bene con gli altri colori presenti nella stanza, senza diventare un elemento dissonante. Pertanto, con un arredamento dai toni neutri, puoi osare scegliendo un tappeto colorato, con un motivo geometrico o con pattern particolarmente accattivanti che possono dare nuova vita anche alla stanza più sobria. Se invece nell’ambiente ci sono già colori forti o mobili importanti, sarà una buona idea puntare su tappeti in tonalità neutre come grigio pietra, beige o tortora.
Durante la scelta del colore, è essenziale altresì considerare la luce naturale. Quindi fai la tua scelta ricordando che i colori chiari ampliano visivamente lo spazio e si adattano bene a stanze poco illuminate. I colori scuri, al contrario, rendono l’ambiente più raccolto e sofisticato.
La scelta tra pelo corto e pelo lungo è sicuramente legata all’uso che ne farai. Considera che i tappeti a pelo alto (quelli soffici e spessi) sono perfetti per zone relax come camere da letto o angoli lettura. Infatti, camminarci scalzi sopra è un vero piacere! Tuttavia, c’è anche il rovescio della medaglia: raccolgono più polvere e sono meno facili da pulire. Proprio per questo, è meglio evitare di posizionarli in ambienti di passaggio e di sceglierli quando si hanno animali domestici.
D’altra parte, i tappeti a pelo corto sono più pratici, resistenti e più semplici da mantenere puliti e in buono stato nel tempo. Pertanto, sono la scelta giusta per cucine, ingressi e soggiorni molto vissuti. Scegli in base alle tue preferenze, alle abitudini e alla destinazione d’uso, ma occhio anche allo spessore totale del tappeto, soprattutto se devi posizionarlo nelle vicinanze di mobili, porte o in punti in cui c’è il pericolo di inciampare.
Lana, cotone, sintetico, juta… Ogni materiale ha le sue caratteristiche, e scegliere quello giusto può influenzare sia lo stile che la durata del tuo tappeto. Ad esempio, i tappeti in lana sono caldi, eleganti e molto resistenti, e si rivelano perfetti per soggiorni e camere. Ma attenzione: richiedono più cura e sono spesso più costosi. Il cotone è leggero, decisamente versatile, lavabile, più economico e adatto a stanze informali come camerette o cucine.
Sul mercato non mancano neanche i tappeti in fibre sintetiche (come il polipropilene o il nylon), ideali per zone ad alto traffico e per le case con bambini e/o animali domestici. Infatti, resistono bene alle macchie, costano poco e durano a lungo. Se invece ami l’aspetto naturale e rustico, puoi orientarti su materiali come sisal, juta o bambù. Sono sostenibili e d’effetto, sono meno morbidi sotto i piedi ma sono versatili e facili da pulire.
Ricorda sempre che non tutti i tappeti vanno bene per ogni stanza. Questo perché ogni ambiente ha le sue esigenze, e anche il tappeto deve riuscire a soddisfarle. Ad esempio, in soggiorno serve un tappeto resistente ma anche d’effetto e che sappia rendere la stanza più accogliente. Per le camere degli adulti, invece, bisogna puntare sul comfort come quello offerto da un pelo morbido. Per i bambini, servono soluzioni pratiche, atossiche e design colorati e divertenti. Per cucine e bagni, punta su tappeti antiscivolo e resistenti all’umidità.
In termini di stile, è essenziale tenere a mente del fatto che il tappeto non deve rubare la scena ma nemmeno passare inosservato. Deve essere in grado di coordinarsi bene con gli altri elementi dell’arredamento. Proprio per questo, oltre al colore, bisogna valutare sapientemente la texture e il look del tappeto, e fare in modo che ci sia sempre un filo conduttore con i mobili e gli accessori. Per non sbagliare, può essere utile scegliere un tappeto che richiami i colori, lo stile e la texture delle tende o di eventuali cuscini.
Infine, parliamoci chiaro, anche il tappeto più bello perde fascino se è sporco. Quindi non basta sceglierlo con attenzione: bisogna anche curarlo con attenzione! La manutenzione non va trascurata, e ogni materiale ha bisogno di attenzioni diverse che durante la scelta vanno assolutamente considerati.
Perciò, se cerchi un tappeto facile da mantenere, perché magari hai bambini e/o animali, il suggerimento è quello di prediligere i tappeti a pelo corto, che sono più semplici da aspirare e pulire. Quelli a pelo alto richiedono strumenti specifici e lavaggi più frequenti. Se hai bambini o animali, scegli modelli lavabili in lavatrice: ne esistono tantissimi e anche molto belli. Leggi sempre l’etichetta (o la descrizione online) prima di acquistare, perché alcuni tappeti vanno puliti a secco o portati in lavanderia, e una pulizia sbagliata può rovinarli per sempre!
Se lo spazio lo consente, da un punto di vista estetico è meglio sceglierne uno grande. Si possono anche usare più tappeti di dimensioni contenute per separare le diverse zone di un open space.
Sì, molti sono pensati per l’uso quotidiano, ma attenzione alla qualità del materiale e alle istruzioni di lavaggio.
Dipende dalle preferenze e dalla destinazione d’uso: lana per il comfort, sintetico per la praticità, cotone per facilità di lavaggio e altre fibre naturali per uno stile all’insegna della sostenibilità.
Assolutamente sì, soprattutto se è in lana o a pelo alto. Questi ultimi assorbono i suoni e rendono l’ambiente più silenzioso e accogliente.