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I rischi dell’IPTV pirata: streaming illegale vs. streaming legale

Di Redazione TPI
Pubblicato il 11 Ott. 2023 alle 10:46

Le IPTV pirata sono diventate un fenomeno globale che suscita parecchia preoccupazione. Queste piattaforme di streaming, infatti, offrono l’accesso a contenuti protetti da copyright come film, serie TV ed eventi sportivi, ovviamente senza il consenso dei detentori dei diritti. Si tratta di un problema diventato piuttosto urgente e serio dalle nostre parti, al punto che il 14 luglio 2023 le autorità sono intervenute con una nuova legge sul cosiddetto Pezzotto. Inoltre, bisogna chiarire sin da subito che i rischi e le conseguenze non riguardano soltanto chi trasmette, ma anche gli utenti che usufruiscono di tale servizio.

Cosa rischia lo spettatore delle IPTV pirata?

Fino a qualche tempo fa le sanzioni comminate agli spettatori delle IPTV pirata erano piuttosto ridotte, con cifre che si aggiravano intorno ai 150 euro (154 euro, per la precisione). La nuova legge anti Pezzotto, però, ha calcato la mano su questo fattore, aumentando a dismisura le multe, e spingendole fino ad un massimo di 5 mila euro. Per cui, oggi, anche gli spettatori di contenuti streaming illegali rischiano multe e sanzioni altissime.

Di contro, chi guarda i contenuti pirata in streaming corre anche altri pericoli. Si fa ad esempio riferimento al rischio di venire infettati da malware e virus, quando si installano i software necessari per accedere ai contenuti delle IPTV illegali, o quando si frequentano i siti web che li trasmettono in chiaro. Un discorso simile vale anche per il possibile furto dei dati sensibili dell’utente, specialmente se parliamo delle piattaforme e delle app che richiedono di pagare un mini-abbonamento tramite carta di credito.

Per quel che riguarda le attività che trasmettono lo streaming pirata, lì la questione si fa ancora più scottante. In tal caso, come spiegato poco sopra, si commette un illecito per via della violazione dei diritti d’autore, e in base alla legge 93/2023 i soggetti autori di questo crimine possono ricevere una pena fino a 3 anni di prigione. Se dietro la trasmissione streaming pirata non c’è scopo di lucro, però, la pena prevede il pagamento di una multa, comunque molto salata.

Streaming illegale vs. streaming legale

Lo streaming illegale consente di vedere, gratuitamente o spendendo piccole cifre, una serie di contenuti protetti da diritto d’autore, e normalmente accessibili solo previo pagamento di un regolare abbonamento. Oggi si parla di un fenomeno che produce rischi molto seri per gli spettatori, e che abbiamo già tratteggiato nel paragrafo precedente. Si tratta di una problematica che i vari broadcaster stanno combattendo con tutte le loro forze: basti pensare a DAZN, che ha iniziato ad assegnare un codice univoco ad ogni abbonamento, rendendolo visibile su schermo durante la trasmissione dei contenuti, e che consente di identificare rapidamente la fonte dello stream pirata.

Alla luce di ciò, gli utenti dovrebbero abbandonare le IPTV illegali e procedere al pagamento degli abbonamenti, anche perché le sanzioni economiche sono diventate molto pesanti.

 

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