Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Costume

Gli italiani scelgono ancora di investire nel settore immobiliare

Di Redazione TPI
Pubblicato il 28 Nov. 2022 alle 09:00

Dopo la pandemia, l’economia globale ha cambiato volto: alcuni settori sono entrati definitivamente in crisi, mentre altri hanno spiccato il volo. Ovviamente esistono anche delle “terre di mezzo”, dei comparti che hanno subito un forte calo, ma che si stanno riprendendo. Un esempio è il mercato immobiliare che, dopo un periodo nero, sta vivendo un momento molto positivo. Gli italiani, infatti, sono tornati a investire nel mattone, un bene rifugio ritenuto ancora affidabile e sicuro.

Perché il mattone resta un buon investimento?

Ci sono diversi fattori che spingono gli italiani in direzione della compravendita di case. Innanzitutto, una casa tende a rivalutarsi nel tempo, il che significa che in futuro varrà più di quanto vale oggi, se si è bravi ad avere pazienza e a studiare l’investimento nel lungo termine. Inoltre, può fornire una fonte di reddito costante se si decide di affittarla, in particolare se parliamo di una casa nelle principali città universitarie o in una località balneare. Non dimentichiamo neanche che l’immobile è un bene fisico che può essere utilizzato come garanzia per prestiti o altre transazioni finanziarie, che offre una sicurezza e una flessibilità che altri investimenti non sono in grado di eguagliare. Va poi aggiunto che l’altalena dei prezzi registrata negli ultimi anni ha dato vita a possibili affari d’oro nel mercato degli immobili. Ciò spiega perché, negli ultimi mesi, l’Italia è stata presa d’assalto dagli investitori stranieri, non solo nelle grandi città ma anche nei borghi più piccoli (si veda l’iniziativa delle case a 1 euro).

Fattori da considerare prima di investire in un immobile

Investire in immobili è una questione seria e non va presa alla leggera, poiché si parla di cifre molto elevate. Bisogna considerare diversi aspetti prima di prendere una decisione definitiva. Si fa riferimento, per esempio, alla zona e al quartiere, che incidono parecchio sul valore di un immobile, anche e soprattutto in ottica futura. Basti pensare alle aree soggette a piani di riqualificazione urbana, in cui le case sono destinate a raddoppiare il proprio valore in pochi anni. Un altro aspetto da considerare è la sicurezza del quartiere, la vicinanza ai servizi essenziali e i collegamenti con i mezzi pubblici. Chiaramente è indispensabile affidare la valutazione delle condizioni della casa a un esperto, che fornirà una relazione dettagliata sul suo valore effettivo. Infine, se si decide di finanziare l’acquisto attraverso un mutuo, è fondamentale confrontare gli interessi e le eventuali commissioni dei diversi istituti di credito.

I costi dell’investimento e del mantenimento di una proprietà

I costi iniziali non si esauriscono con l’acquisto. Infatti, è importante tenere conto delle spese aggiuntive, come per esempio quella dell’allaccio gas, da approfondire con ENGIE e con la sua guida specifica. Inoltre ci sono le imposte TARI e IMU. Tuttavia, il costo più impegnativo sarà quello della manutenzione di una casa, sia che si parli dei lavori più semplici, sia se si considerano gli interventi più impegnativi. Una casa grande e da ristrutturare avrà un costo di gran lunga superiore rispetto a una casa piccola che non ha bisogno di lavori. Poi bisogna calcolare il costo mensile del mutuo, che si aggira intorno ai 500 euro. Altri costi relativi alla gestione di una casa, andando al di là delle bollette, potrebbero essere il condominio, la connessione a internet e i vari abbonamenti. Infine, anche la cura del giardino prevede delle spese. Dunque, è importante considerare tutti questi fattori prima di effettuare l’acquisto di un immobile, per non ritrovarsi in seguito ad affrontare un numero eccessivo di spese che potrebbero incidere più del dovuto sul nostro bilancio familiare

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version