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 Il cortometraggio che dà voce alle prostitute da vedere assolutamente 

Chicas prepago, il cortometraggio che rombe i tabù della prostituzione (Credtis: Pixabay)
Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 15 Giu. 2020 alle 18:50 Aggiornato il 16 Giu. 2020 alle 09:48

 Il cortometraggio che dà voce alle prostitute da vedere assolutamente

Chicas prepago (Ragazze prepagate) è un cortometraggio girato dalla regista spagnola Isabel Sáez Pérez e che parla della vita quotidiana di una prostituta. Si tratta di un cortometraggio ricreato da copione ma tratto da una storia vera e ricavato da un’intervista tra la regista e alcune donne che si prostituiscono, le cui testimonianze sono dunque reali.

Il mondo della prostituzione è un settore molto diverso. La crisi del coronavirus ha mostrato chiaramente le responsabilità di ogni azienda o lavoratrice vincolate a questo settore. Portali web molto noti, come millerotici.com hanno sospeso la loro attività e hanno consigliato ai loro utenti di seguire le raccomandazioni indicate dalle autorità sanitarie. 

Con questo corto, vediamo da vicino la realità di alcune lavoratrici sessuali che vogliono che la percezione negativa della loro immagine venga ridimensionata. 

Un corto per conoscere il settore della prostituzione in prima persona 

Isabel Sáez, la produttrice del corto, ha deciso di immergersi in questo progetto spinta da grande interesse per la sessualità, da un punto di vista sia artistico sia sociale. Questa fotografa e film-maker lavorava come freelance e alcuni dei suoi clienti avevano legami con questo settore. Si è specializzata in fotografia erotica, una branca che in molti vogliono esplorare per trovare il lato più sexy e sensuale di ognuno di noi. 

Durante queste sessioni fotografiche, alcune delle modelle che lavoravano con Isabel le raccontavano la loro vita. Prostitute che si sentivano a loro agio con lei e che hanno deciso di raccontarle parte della loro storia. È stato questo il seme che, mesi dopo, ha dato vita al corto Chicas prepago. 

Uno dei principali problemi in cui si è imbattuta la regista era che le ragazze non volevano parlare davanti alla telecamera. Si sentivano libere di raccontare la loro storia, ma sempre nella più assoluta riservatezza. Ciò ha spinto Isabel a contattare associazioni legate alla prostituzione per poter avere accesso a donne che volessero esporre la loro storia. 

Tra tutte le ragazze che ha conosciuto, è stata attirata soprattutto dalla storia di due donne che sono le protagoniste del cortometraggio. Hanno circa 35 anni e, al momento, non praticano la prostituzione. La motivazione per lavorare nel settore era 

quella di mantenersi e di avere abbastanza soldi. In entrambi i casi, non dipendevano da nessuno, lavoravano in modo indipendente affittando un appartamento a ore. 

Il copione del cortometraggio è la trascrizione dell’intervista che Isabel ha fatto alle ragazze. Le protagoniste del corto sono due attrici che interpretano le due donne e che raccontano le loro storie. Una vita piena di viaggi in Europa, di incontri sessuali in dungeon sadomaso e la compatibilità di questo stile di vita con l’educazione dei loro figli. 

Si tratta di un corto che sorprende e che infrange i tabù e i clichés che tendono a circondare la prostituzione. È un mondo complesso e vario, in cui esistono donne di ogni tipo e in cui alcune situazioni sono limitanti, ma altre sono volontarie. 

Chicas de prepago è una proposta che dà voce alle prostitute affinché siano loro stesse a raccontarci la loro storia. Un corto obiettivo e in cui sono loro le uniche protagoniste.

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