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Casinò online: le differenze normative negli Stati Europei

Di Redazione TPI
Pubblicato il 29 Set. 2021 alle 15:20

Il mondo del gioco d’azzardo è ancor oggi in grande espansione. Abbiamo visto come, nonostante la tragica pandemia che ci ha colpiti, esso sia rimasto saldamente al proprio posto e, in più, sia riuscito anche a reinventarsi e rinnovarsi. Il gioco è quindi risorto dalle proprie ceneri come una fenice grazie anche al fondamentale supporto dei servizi online. I casinò che hanno scelto la doppia via in presenza e online o quelli che forniscono invece una sola soluzione online, hanno rappresentato una vera e propria ancora per tutti coloro che amano il gioco e non potevano recarsi all’interno di un casinò.

Esistono però delle grandi differenze tra i e i casinò online di altri stati o paesi. In Italia, ad esempio, vige una normativa parecchio stringente che in altri stati del continente non esiste o è meno pressante. L’assenza di una regolamentazione univoca e unitaria all’interno dell’Unione Europea ha rappresentato e rappresenta ancor oggi un problema, specie se ci si affaccia al mondo del gioco digitale e dell’online. Infatti, il nuovo gioco online offre ai giocatori delle soluzioni sempre più ambite e amate per via dei numerosi bonus a cui seguono anche dei premi in denaro. Per tale motivo, i bilanci dei casinò prestano oggi particolare attenzione al mondo dell’online. In più, come detto, la pandemia ha limitato tantissimo la possibilità di giocare all’interno di casinò fisici, spingendo migliaia di giocatori a favorire il gioco in rete.

Vediamo ora come funziona in Italia e come, invece, funziona all’interno di altri paesi europei. Dal canto nostro, il gioco digitale e non è gestito dalla ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) che fornisce un certificato sulla sicurezza e sull’affidabilità di quei siti internet che osservano tutte le regole e che depositano cospicue cifre di denaro per assicurare la loro capacità di pagare i cittadini in caso di vincita.

Nel nostro paese, ad oggi, l’ADM ha rilasciato oltre 200 certificazioni legali per altrettanti casinò online. Ne ha assicurato l’affidabilità e la sicurezza, garantendo per i cittadini in ogni momento di gioco. Abbiamo poi il tema della pubblicità a tema gambling. Infatti, il Decreto Dignità che è entrato in vigore nel luglio del 2018, ha rallentato di molto la pubblicità del settore del gioco d’azzardo. Infatti, è vietata «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e internet».

Il decreto ha ovviamente diminuito la produttività del settore, tagliando le gambe alla pubblicità di cui beneficiavano in termini di iscritti e di introiti. La misura, ancor oggi molto contestata e in via di sospensione, dovrebbe essere abolita per rendere l’Italia competitiva con il resto dell’Unione Europea e della sua offerta di gioco. Vediamone assieme alcuni esempi.

Il primo esempio di gioco digitale all’interno di un paese europeo è la Finlandia. Il freddo paese del nord ha una rete di fitte ma confuse regole per quanto riguarda il gioco d’azzardo. La prima legislazione in materia fu realizzata nel primo Dopo Guerra ed ha dato allo stato il controllo in via monopolistica di tutte le tipologie di gambling online e offline. In tal senso, l’UE si è mossa per chiedere la liberalizzazione del mercato e per la diffusione di brand stranieri che possano comunque fornire ai cittadini finlandesi un vasto numero di giochi, come slot, roulette e blackjack nei casino online. Ciò perché oggigiorno la Finlandia consente comunque ai cittadini di giocare su portali online di altri paesi e, pertanto, dovrebbe ammodernarsi per attrarne quanti più possibile sui propri canali.

In Spagna il gioco digitale è consentito da poco. Infatti, la legge che ha reso possibile giocare a tutti i giochi d’azzardo, come le scommesse sportive, la roulette, le slot, il poker e altri ancora è datata 2011. Ciononostante, al pari dell’Italia, sembrerebbe che la Spagna voglia limitare le pubblicità sul gioco d’azzardo sostenendo che possano provocare un aumento dei casi di ludopatia.

La Germania è invece molto meno chiara in materia, anche a causa del sistema giuridico che la governa. Il gioco è stato legalizzato nel 2008, prima erano legali solo le scommesse sui cavalli. Nel 2012 i casinò online erano solo 23 e avevano scadenza limitata entro il 2018. Da lì il gioco d’azzardo ha seguito delle vie confuse e complesse in Germania. Oggi i casinò online rimangono legali.

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