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    Vertice Onu sul clima, il grande assente è Donald Trump

    Il presidente americano snobberà il vertice. Fuori dai palazzi vanno avanti le proteste della settimana globale per il clima

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 23 Set. 2019 alle 09:05 Aggiornato il 23 Set. 2019 alle 18:22

    Al via il vertice sul clima “Climate Action Summit” dell’Onu

    Lunedì 23 settembre, a New York, si tiene il Climate Action Summit 2019, il vertice mondiale per il clima dell’Onu, con l’obiettivo di fare il punto sugli sforzi effettuati per contrastare la crisi climatica a quasi quattro anni dalla sottoscrizione dell’Accordo di Parigi.

    Al di là delle promesse e degli impegni non è evidentemente stato fatto abbastanza: le emissioni globali non accennano a diminuire e gli ultimi quattro anni sono stati i più caldi mai registrati.

    Ma questa volta i leader mondiali avranno, più che mai, gli occhi puntati addosso. Poco più di un anno fa Greta Thunberg, con la sua protesta inizialmente solitaria, è stata la scintilla che ha fatto divampare l’incendio della protesta, coinvolgendo persone da tutto il mondo e portando i cambiamenti climatici al centro del dibattito pubblico.

    Vertice clima dell’Onu: cos’è e cosa decide

    Al Climate Action Summit interverrà anche il premier Giuseppe Conte. Nel corso del vertice verranno presentate proposte e azioni concrete in nove coalizioni: l’Italia ha partecipato a quattro di queste, ma in particolare e’ stata in prima linea sin dall’inizio su quella riguardante la transizione energetica.

    Conte illustrerà l’agenda del governo, gli obiettivi nel medio e breve termine con cui l’Italia e’ in prima linea tra i paesi dell’Unione Europea sull’accordo di Parigi. E presenterà l’iniziativa su digitalizzazione ed efficienza energetica.

    Conte e Di Maio a New York: il nuovo governo alla prova dell’Onu

    I risultati del summit

    Con un comunicato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres rende noto che sono sessantasei i governi che hanno espresso l’intenzione di ridurre le emissioni di Co2 entro il 2050: “10 regioni, 102 città, 93 aziende e 12 investitori si sono impegnati nel raggiungere le zero emissioni nette di Co2 entro il 2050”, ha dichiarato.

    “L’emergenza climatica è una gara che stiamo perdendo, ma possiamo vincerla”, prosegue il comunicato.

    Le Nazioni Unite hanno poi fatto sapere che sono 68 i paesi che si sono impegnati a rivedere i loro piani sul clima entro il 2020. Per quella data infatti i 195 paesi che hanno firmato l’accordo di Parigi dovranno presentare i nuovi impegni sul clima. Inoltre, altri 30 paesi proprio durante il summit stanno formando un’alleanza per bloccare la realizzazione di nuove centrali a partire dal 2020.

    L’obiettivo è considerato vitale nella prevenzione di catastrofici cambiamenti climatici a lungo termine. Allo stato attuale, solo una ventina di paesi hanno incluso tale impegno nelle leggi nazionali o fatto piani politici concreti per attuarlo. L’Unione europea spera di raggiungere un consenso tra i suoi membri entro il 2020.

    Summit Onu sul clima: i risultati dell’incontro. Emissioni zero entro il 2020 per 66 paesi e la Russia ratifica l’accordo di Parigi

    Trump snobberà il vertice sul clima

    Donald Trump ha intenzione di snobbare il “Climate Action Summit” previsto alla vigilia della 74esima edizione dell’Assemblea generale dell’Onu. Il presidente americano sarà il secondo speaker durante l’incontro di martedì 24 settembre al Palazzo di Vetro e parlerà dopo il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, come vuole la tradizione.

    Ma l’inquilino della Casa Bianca non intende partecipare al vertice sul clima previsto per lunedì 23 settembre: “Non mi interessa, gli Usa non sono mai stati meglio”, ha detto Trump. In concomitanza con il vertice sul clima, The Donald ospiterà un evento al Palazzo di Vetro sulla libertà religiosa, e come fa sapere la Casa Bianca “inviterà la comunità internazionale a prendere misure concrete per prevenire gli attacchi contro le persone sulla base della loro religione o del loro credo”.

    Il tycoon ha anticipato che nel suo discorso rivendicherà i successi degli Usa: “Diremo che gli Stati Uniti sono il Paese più grande del mondo. Non siamo mai stati così forti e non siamo mai stati meglio”.

    Alcuni funzionari della Casa Bianca hanno riferito ai cronisti che Trump vuole “affermare il ruolo di leadership dell’America nel sistema internazionale basato sulle regole”. A margine dei lavori dell’Assemblea dell’Onu, il presidente Usa avrà una serie di incontri bilaterali ma tra i leader europei vedrà solo il premier britannico Boris Johnson.

    I riflettori saranno puntati sul suo faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo le indiscrezioni di stampa sulle pressioni che avrebbe fatto perché screditasse l’ex vice presidente Joe Biden, in corsa per la Casa Bianca.

    Climate Action Summit 2019

    Il cambiamento climatico al centro degli appuntamenti internazionali

    La lotta al cambiamento climatico è il tema centrale della 74esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. I lavori a New York si apriranno ufficialmente martedì, con il discorso del segretario generale Antonio Guterres, seguito dal presidente del Brasile Jair Messias Bolsonaro e da quello americano Donald Trump.

    Ma già da giorni il clima e’ al centro delle discussioni con il Youth Climate Summit a cui hanno partecipato giovani da tutto il mondo, inaugurato dall’attivista svedese Greta Thunberg e da Guterres, che del nuovo movimento di mobilitazione globale ha fatto una bandiera.

    Una settimana per il clima

    Mentre i potenti della terra discutono per il Climate Action Summit 2019, da 20 al 27 settembre, in circa 150 paesi, si svolge la Climate action week, che prevede scioperi e manifestazioni per esigere azioni concrete per contrastare gli effetti del riscaldamento globale e cercare di impedire il declino della civiltà così come la conosciamo.

    Il 20 settembre Greta Thunberg ha guidato una marcia di migliaia di persone a New York, diretta al quartier generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di far puntare i riflettori dei media mondiali sul summit newyorkese.

    La settimana culminerà venerdì 27 con quella che, stando alle stime, potrebbe essere la più grande manifestazione per il clima della storia: il terzo Global strike for future.

    **Aggiornamento delle ore 17,25: Trump si è presentato “a sorpresa” al vertice sul clima dell’Onu. Il presidente americano si è seduto in sala mentre il premier indiano Narendra Modi stava per prendere la parola***

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