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    Regeneration 2030: imprenditori uniti per un nuovo paradigma economico, sociale e ambientale

    La coalizione è guidata da un gruppo di imprenditori italiani illuminati: Davide Bollati (Davines), Maria Paola Chiesi (Chiesi Farmaceutici) e Andrea Illy (illycaffé), ai quali si è recentemente unito Oscar di Montigny (Banca Mediolanum e Flowe) – insieme con i co-fondatori del sistema B Corp (rappresentato da Nativa e Fondazione Progressio) e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 23 Lug. 2020 alle 15:17

    Regeneration 2030: una coalizione di leader globali per un nuovo paradigma economico, sociale e ambientale

    La coalizione è guidata da un gruppo di imprenditori italiani illuminati: Davide Bollati (Davines), Maria Paola Chiesi (Chiesi Farmaceutici) e Andrea Illy (illycaffé), ai quali si è recentemente unito Oscar di Montigny (Banca Mediolanum e Flowe) – insieme con i co-fondatori del sistema B Corp (rappresentato da Nativa e Fondazione Progressio) e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

    Regeneration 2030 rappresenta oggi un’alleanza unica di imprese, istituzioni, mondo accademico, organizzazioni non-profit, leader spirituali e individui, uniti in un impegno collaborativo. La coalizione conta su partner istituzionali della prima ora, quali il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, presieduto da Jeffrey D. Sachs; il Centre for Bhutan Studies; l’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali; ASVIS; e sulla collaborazione con il Parlamento Europeo.

    L’obiettivo dell’alleanza è quello di avviare un dialogo multilaterale, in cui tutte le parti si impegnino concretamente per cambiare il paradigma economico e sociale estrattivo, attuale e passato, a favore di un paradigma nuovo, capace di rigenerare persone, economia e ambiente. Il punto di partenza è un documento d’impegno (pledge ) che tocca i tre pilastri fondamentali del progetto – Economia Rigenerativa, Lotta al Cambiamento Climatico, Felicità Mondiale – da cui costruire collaborativamente una piano d’azione e un toolkit che consenta a tutti gli stakeholder coinvolti (dal settore privato, alla pubblica amministrazione, alla società civile) di misurare e implementare nel tempo le proprie performance e progressi nelle tre aree, per poter sviluppare ed evolvere questo nuovo paradigma giorno dopo giorno.

    La capacità di unire e far convergere questi diversi ‘attori’ globali in un dialogo aperto e inclusivo, con l’impegno e la prospettiva di un piano d’azione chiaro e concreto, è ciò che rende Regeneration 2030 unica nel panorama delle molte iniziative attuali in ambito di sostenibilità, che in ogni caso la coalizione sarà ben lieta di accogliere nel dialogo stesso, per renderlo ancora più rilevante.

    La frontiera temporale 2030 è imprescindibile: non abbiamo più di 10 anni per invertire la rotta in termini di emergenza climatica – oggi la madre di tutte le cause – lavorando al tempo stesso a un nuovo modello rigenerativo che metta al centro felicità e benessere individuali e collettivi ed eguaglianza sociale, senza per forza rinunciare alla crescita economica. Si tratta di una sfida epocale, che può essere affrontata solo grazie alla collaborazione di un gruppo di leader globali, che condividono valori, best practice e idee, stabilendo insieme la strada da seguire. Questo è l’obiettivo fondamentale per il ‘primo atto’ di Regeneration 2030: un evento ‘ibrido’ (in parte digitale, in parte fisico) che si terrà a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020-21, il 15 e 16 ottobre prossimi.

    A seguito della pandemia e dei più recenti dissesti sociali a livello internazionale, i fondatori di Regeneration 2030 si sono chiesti se fosse il caso di mantenere questo appuntamento autunnale: la risposta è stata positiva, perché oggi più che mai l’urgenza di affrontare questi temi risulta impellente, così come la necessità di includere nella conversazione quello che abbiamo imparato dalla crisi inaspettata che ci ha colpiti tutti.

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