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    “Non c’è nessuno dietro di me”: Greta Thunberg risponde agli insulti degli haters

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 18 Mar. 2019 alle 14:23 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:46

    “Recentemente ho sentito circolare molte voci su di me e un’enorme quantità di odio. Non mi sorprende. Adesso devo dire la mia”. A parlare è Greta Thunberg, l’attivista svedese di 16 anni che con i suoi scioperi del venerdì ha fatto partire il movimento globale dei giovani per il clima.

    A ridosso della data del 15 marzo, giorno dello sciopero globale Climate Strike, è stata inondata di insulti. Contestata e presa di mira per una foto in cui mangia del pane contenuto in un sacchetto di plastica, addirittura accusata di corruzione.

    Rita Pavone ha scritto su Twitter che “Greta sembra un personaggio dell’orrore”, qualcuno l’ha definita “rettiliana”. L’opinionista Maria Giovanna Maglie, invoca la morte della giovane attivista: “Adesso non si può più dire male di Greta perché mi hanno detto che ha la sindrome di Asperger, cioè è malata di autismo, allora a quel punto il politically correct e anche il buon senso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana: che l’avrei messa sotto con la macchina”. E la Iena Nadia Toffa ha commentato: “Usano i bambini per non fare nulla. Che vergogna”.

    Ecco cosa ha risposto Greta agli haters che continuano a ricoprirla con commenti al veleno:

    “So che, dal momento che molte persone non sono consapevoli del vero significato della crisi climatica (è comprensibile, dal momento che non è mai stata considerata una crisi) uno sciopero scolastico per il clima può sembrare molto strano. Quindi lasciatemi chiarire qualcosa sul mio sciopero scolastico”, ha scritto la ragazza.

    E ha continuato: “Nel maggio 2018 sono stata una delle vincitrici di un concorso di scrittura sull’ambiente tenuto da Svenska Dagbladet, un quotidiano svedese. Ho pubblicato il mio articolo e alcune persone, tra cui Bo Thorén di Fossil Free Dalsland, mi hanno contattato. Si era formata una specie di gruppo di persone, specialmente giovani, che volevano fare qualcosa per la crisi climatica. Ma i miei genitori non mi sostenevano, così ho dovuto organizzare gli scioperi da sola”, sottolinea Greta.

    “Molte persone amano diffondere le voci che parlano di persone dietro di me o che dicono che sia stata ‘pagata’ o ‘usata’ per fare quello che sto facendo. Ma non c’è nessuno dietro di me, tranne me stessa”, scrive Greta per rispondere agli haters.

    Per quanto riguarda il libro scritto dalla  famiglia sull’esperienza di Greta, Scener ur hjärtat, lei ha detto: “I miei genitori hanno chiarito che i possibili profitti andranno a 8 diversi enti di beneficenza che lavorano con l’ambiente, i bambini e gli animali. E sì, scrivo io i miei discorsi. Ma dal momento che so che quello che dico sta per raggiungere molte e molte persone, chiedo spesso aiuto ad alcuni scienziati su come esprimere certe questioni complicate. Voglio che tutto sia assolutamente corretto, in modo da non diffondere fatti errati o cose che possono essere fraintese”.

    Ancora una volta, la ragazza nominata per il Premio Nobel per la Pace ha dato importanti spunti per la battaglia contro il cambiamento climatico e anche contro l’odio immotivato.

    > Il commento: la verità è che i sovranisti temono tremendamente Greta Thunberg

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