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    Una “Casa delle api” per salvare l’equilibrio ecologico

    Hoval ha dedicato un progetto specifico a una “Casa delle Api”: la Bienenhof, una struttura dedicata all’apicoltura, progettata e costruita nei pressi di Salisburgo, in Austria

    Di TPI
    Pubblicato il 22 Feb. 2020 alle 08:51 Aggiornato il 22 Feb. 2020 alle 12:05

    La centralità delle api nell’equilibrio dell’ecosistema e il grido d’allarme lanciato da più parti per il rischio di scomparsa di milioni e milioni di esemplari sono fatti noti, che l’opinione pubblica, sempre più sensibile ai temi della sostenibilità, ha finalmente preso in considerazione in maniera non semplicemente allarmistica ma anche costruttiva.

    Secondo dati recenti di Greenpeace, un terzo del cibo che mangiamo dipende dall’impollinazione degli insetti: ad esempio zucchine, albicocche, mandorle, coriandolo, olio di colza, e molte altre colture…

    Solo in Europa, oltre 4.000 verdure dipendono dall’attività delle api e degli altri insetti impollinatori.

    Hoval ha dedicato un progetto specifico a una “Casa delle Api”: la Bienenhof, una struttura dedicata all’apicoltura, progettata e costruita nei pressi di Salisburgo, in Austria.

    Qui i concetti di risparmio energetico e di sostenibilità tipici dei prodotti Hoval sono stati applicati in un contesto edilizio e di utilizzo particolarmente sfidante, con risultati di grande interesse dal punto di vista tecnico.

    L’allevamento ospita, su una superficie di 3.800 metri quadri , 12,5 milioni di api e unisce sotto lo stesso tetto ogni ambito dell’apicoltura, dall’alveare alla produzione di miele, alla formazione degli apicoltori. Si tratta quindi di un sistema di locali caratterizzati da esigenze termoigrometriche distinte e in alcuni casi determinanti per la sopravvivenza e la “produttività” degli “abitanti” dello spazio. Va sottolineata infatti una specificità che costituisce forse il vincolo più impegnativo per la gestione
    dell’apicoltura: la temperatura ideale in un alveare è di circa 34-36 gradi, quindi più alta di quella degli ambienti dedicati alla presenza umana. In condizioni naturali la regolazione della temperatura è “gestita” dalle api stesse: in caso di temperatura troppo alta, portano acqua nell’alveare per raffrescarlo e se invece la temperatura è bassa, usano le ali per movimentare e riscaldare l’aria con un intenso lavoro muscolare. Diversa la condizione dell’apicoltura, in cui la libertà di movimento delle api è sicuramente notevole, ma la presenza così concentrata di esemplari rende complessa la termoregolazione.

    La termoregolazione UltraGas a servizio delle api
    Un sito dedicato ad un’attività con grande valore di conservazione dell’ecosistema deve avere nel suo DNA strutturale la predisposizione a essere minimamente impattante, mantenendo allo stesso tempo le caratteristiche tecniche di comfort che permettono la più corretta ed efficace realizzazione delle attività previste. Nell’edificio sono infatti presenti anche uno spazio per eventi con caffetteria, una cucina a vista, un negozio di articoli per l’apicoltura e un negozio con diverse prelibatezze a
    base di miele. Da qui la scelta del sistema a gas a condensazione Hoval UltraGas da 50 kW, che garantisce al Bienenhof un’efficienza operativa ottimale con un basso consumo di gas e corrente. La caldaia a condensazione a gas per il riscaldamento e la produzione di acqua calda UltraGas può vantare costi di esercizio minimi. Grazie al sistema di regolazione TopTronic, garantendo un consumo di gas e corrente elettrica estremamente contenuto e una condizione costante di comfort, è ideale per la distribuzione del calore a pavimento ed è di facile manutenzione perché utilizza lo scambiatore di calore brevettato aluFer.

    Per Daniel Pfeifenberger, titolare del Bienenhof, l’installazione del sistema di riscaldamento è stata rapida e priva di complicazioni. Gestire il funzionamento dell’impianto non è impegnativo, grazie anche al sistema di regolazione intelligente che consente di gestire il riscaldamento in modo intuitivo e semplice tramite un touch-screen.

    Daniel Pfeifenberger ha concepito il Bienenhof anche come un luogo di aggregazione dove fare cultura e organizzare incontri di formazione e sensibilizzazione sul tema delle api e della loro importanza per il pianeta. Il Bienenhof è in grado di accogliere circa 20.000 visitatori all’anno: adulti e bambini ai quali verrà presentato il mondo delle api nel corso di specifici workshop. Il Bienenhof offre quindi un contributo importante per una convivenza più sostenibile tra uomo e natura, in linea con la filosofia Hoval.

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