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    Ambiente, a Londra vincono i cittadini con una sentenza storica: “Niente espansione dell’aeroporto”

    Manifestazione per il clima Credits: Fridays For Future

    Effetto Greta sullo scalo di Heathrow: "Niente espansione dell’aeroporto che inquina l'ambiente"

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 28 Feb. 2020 alle 13:14

    L’espansione dell’aeroporto di Heathrow nel Regno Unito è stata bloccata da un comitato ecologista. La sentenza della corte d’appello di Londra del 27 febbraio è storica: lo scalo non verrà costruito per limitare i danni ambientali e garantire il rispetto dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Un risultato talmente importante da attirare l’attenzione di Greta Thunberg, che oggi visiterò Bristol per incontrare gli attivisti.

    Il caso Heathrow

    La corte d’appello ha accolto un ricorso contro la decisione del precedente governo di dare il via libera alla costruzione della terza pista di Heathrow, già uno degli aeroporti più trafficati d’Europa: serve 80 milioni di passeggeri l’anno e 84 compagnie aeree. Ma Heathrow opera al massimo della sua capacità, e l’idea di costruire una terza pista, vista dai sostenitori come necessaria per garantire la competitività dell’aeroporto come centro di traffico internazionale e del Paese tutto, viene ventilata dal 2003; ma solo 15 anni dopo, nel 2018, ha ricevuto l’ok del governo.

    L’azione legale è stata lanciata da gruppi di ecologisti e municipi che si trovano vicino all’aeroporto, alla periferia ovest della capitale britannica, e sostenuta dal sindaco, il laburista Sadiq Khan. Da tempo accusano il governo di non aver tenuto conto dell’inquinamento acustico e dei danni alla qualità dell’aria che il progetto avrebbe comportato. Nel loro ricorso hanno sostenuto che il progetto era incompatibile con gli impegni del governo per il taglio delle emissioni nocive.

    I giudici della corte d’appello hanno dato loro ragione. Il governo, ha detto il giudice Lindblom, “ha agito illegalmente perché ha fallito nel suo obbligo di tenere in considerazione l’accordo di Parigi”.

     

    Aeroporto Heathrow, perché neanche BoJo lo voleva

    Avrà tirato un sospiro di sollievo Boris Johnson, che da sindaco di Londra aveva giurato di stendersi di fronte ai bulldozers piuttosto che consentire la costruzione della terza pista. E infatti il suo governo ha annunciato che non farà appello. “È una decisione che spetta a Heathrow e alle corti”, ha detto il ministro dei Trasporti, Grant Shapps.

    Ma l’aeroporto, che sperava di cominciare i lavori già dall’anno prossimo e completarli entro il 2029, intende fare appello di fronte alla Corte Suprema. “Niente espansione di Heathrow, niente “Global Britain”, ha detto l’amministratore delegato John Holland-Kaye, con riferimento allo slogan del premier per il dopo Brexit. “Abbiamo argomenti molto forti, e dimostreremo che l’espansione è compatibile con gli accordi di Parigi”.

    Anche Greta dalla parte dei cittadini inglesi

    Un risultato arrivato dopo oltre dieci anni di battaglie, apprezzato anche da Greta Thunberg, l’attivista che con il suo impegno ha mobilitato milioni di giovani in tutto il mondo. E oggi Greta è attesa a Bristol per una manifestazione di ragazzi che si annuncia imponente, al punto che la polizia ha invitato i genitori ad essere vigili a fronte di misure di sicurezza che potrebbero rivelarsi inadeguate.

    Gli ambientalisti festeggiano una vittoria che potrebbe avere ripercussioni decisive sui futuri progetti infrastrutturali. “È una grande vittoria non solo per noi, ma per Londra e per tutto il pianeta”, ha detto Gareth Richards, uno dei ricorrenti, dopo aver stappato lo champagne, mentre i suoi colleghi sventolavano felici bandiere con slogan ambientalisti.

    Khan, anche lui accorso al tribunale, ha definito la sentenza storica e probabilmente il caso ambientalista più importante di questa generazione.

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