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È caduta l’accusa di tentato omicidio per i due tifosi della Roma fermati a Liverpool

Immagine di copertina
L'episodio è avvenuto durante gli scontri scoppiati davanti all'Albert Pub, a pochi passi dallo stadio di Anfield. 

L'episodio è avvenuto durante gli scontri scoppiati davanti all'Albert Pub, a pochi passi dallo stadio di Anfield, prima della partita delle semifinali di Champions League

A Liverpool, dove si disputava la partita di andata delle semifinali di Champions League tra Liverpool e Roma, due tifosi italiani sono stati fermati dalla polizia per l’aggressione a un tifoso irlandese di 53 anni, picchiato con una cinghia prima del match. L’uomo, Sean Cox, si trova in coma.

Sono Filippo Lombardi, 20 anni e Daniele Sciusco, 29, i due fermati dalla polizia di Liverpool per l’aggressione a Sean Cox.

Dopo essere stati interrogati dalle autorità britanniche, i due sono stati incriminati, ma a loro carico è caduta l’ipotesi di tentato omicidio.

A Lombardi viene contestato il reato di disordini violenti, aggressione e lesioni gravissime.

Sciusco, invece, è accusato soltanto di disordini violenti.

Come risulta da una nota della polizia locale, i due compariranno davanti al giudice il 26 aprile 2018.

Durante i primi interrogatori i tifosi hanno negato di essere i responsabili del pestaggio a Cox, avvalendosi della facoltà di non rispondere in merito alle altre contestazioni.

Proseguono intanto le indagini, con gli agenti della Digos di Roma che stanno collaborando con la polizia di Liverpool per identificare tutti i responsabili e stanno vagliando ogni immagine immortalata dalle telecamere di sicurezza.

La polizia britannica ha chiesto a eventuali testimoni di dare informazioni in merito alla vicenda.

L’episodio è avvenuto durante gli scontri scoppiati davanti all’Albert Pub, a pochi passi dallo stadio di Anfield.

Il tifoso aggredito e scaraventato a terra ha riportato un trauma cranico ed è ricoverato nel centro neurologico di Walton, in condizioni critiche. I due tifosi italiani sono stati portati in commissariato per essere interrogati. In totale nella serata sono stati nove i tifosi fermati per reati che vanno dall’aggressione al possesso di corpi contundenti.

Il video degli scontri prima del match

La polizia sta esaminando le telecamere di sicurezza della zona: “Il tifoso aggredito era insieme a suo fratello ed è stato aggredito durante una rissa tra tifosi della Roma e del Liverpool”, ha dichiarato l’ispettore Paul Speight.

Il Liverpool e la Roma condannano fermamente l’episodio ed esprimono sostegno al tifoso aggredito.

“L’AS Roma condanna con la massima fermezza il comportamento aberrante di una piccola minoranza di tifosi che ad Anfield ha fatto vergognare il club e la stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi perbene”, si legge in una nota sul sito ufficiale.

“Nel calcio non c’è posto per questo tipo di comportamento vile e il club sta ora collaborando con il Liverpool, l’Uefa e le autorità. I pensieri e le preghiere del club sono con il 53enne tifoso del Liverpool in questo momento ospedale e la sua famiglia”.

L’Uefa ha annunciato “provvedimenti severissimi”, definendo “vile” l’attacco a Liverpool.

“Il nostro pensiero ora è rivolto alla vittima e alla sua famiglia. Gli autori di questo attacco ignobile non hanno posto nel mondo del calcio e confidiamo che saranno trattati con la massima severità”.

Il 23 aprile 2018 Bruno Conti e Roberto Pruzzo, ex calciatori della Roma, hanno posato davanti allo stemma del Liverpool facendo il dito medio.

La foto che ritrae i due campioni del passato è stata scattata con leggerezza e doveva restare privata, facendo parte di una serie di immagini che Pruzzo e Conti hanno fatto scherzando tra di loro. Ma come succede spesso nell’era dei social network, lo scatto è diventato pubblico e in poche ore è scoppiata la polemica.

A postare sul web la foto è stata la figlia di Pruzzo, che poi l’ha eliminata.

Imbarazzo soprattutto per Conti, che è dirigente della Roma ed è partito per Liverpool insieme alla società nella delegazione ufficiale

Pruzzo e Conti sono stati protagonisti della finale di Coppa dei Campioni del 1984 tra Roma e Liverpool, vinta dai “reds” ai calci di rigore allo stadio Olimpico.

La partita del 24 aprile è finita 5 a 2 per il Liverpool.

Prima di questa partita, i giallorossi avevano eliminato il Barcellona di Messi e Iniesta con un incredibile 3-0 allo stadio Olimpico, ribaltando il 4-1 dell’andata al Camp Nou.

Il Liverpool, invece, ai quarti ha sconfitto il Manchester City di Guardiola.

I “reds” tornano tra le prime quattro d’Europa a distanza di 10 anni dall’ultima volta. Per la Roma l’attesa per questa partita dura addirittura da 34 anni.

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