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Home » Esteri

La donna che disse di no a 65 proposte di matrimonio

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Mary Landon Baker era una giovane e ricca ereditiera della Chicago degli anni Venti. Era chiamata "la sposa timida" per la sua inclinazione ad abbandonare l'altare

Raffinata ed elegante. Così veniva descritta Mary Landon Baker negli ambienti più illustri della Chicago bene degli anni Venti. Amava ballare il tango, adorava indossare abiti di lustrini e macramè, ma amava soprattutto vivere nel lusso e nella ricchezza. Mary era infatti figlia del finanziare Alfred Baker, che morì nel 1927 lasciandole una fortuna inestimabile.

Nel giro di poco tempo Mary Landon divenne ambita tra gli uomini soprattutto per la sua ricchezza. I corteggiatori non le mancavano, né tantomeno gli amanti e gli aspiranti mariti, che puntualmente abbandonava sull’altare. Fu così che Mary decise di condurre la sua vita in maniera indipendente e libera, lontana dallo stereotipo della donna di buona famiglia che per etichetta e imposizioni sociali doveva sposarsi. 

Al contrario, la giovane ereditiera divenne nota per aver rifiutato 65 proposte di matrimonio. Nei primi anni Venti, Mary Landon aveva intrattenuto una relazione altalenante con Alister McCormick, un ricco uomo d’affari di Chicago, che la corteggiò assiduamente fino a spingerla al matrimonio. 

Qualche giorno prima di attraversare la navata in abito bianco, Mary Baker ci ripensò, decidendo di rimandare le nozze con McCormick. Non la convinsero nemmeno l’anello di zaffiro di Cartier che lui le regalò, né i doni di nozze del valore di 100mila dollari, né tanto meno la fastosa festa di addio al nubilato con tutta l’élite di Chicago a presenziare. 

E questo successe per ben tre volte. La stampa dell’epoca l’aveva soprannominata “la sposa timida” per la sua refrattarietà alle nozze, ma Mary Landon Baker era tutt’altro che timida. 

Corteggiata da un lord inglese, da un principe irlandese o da un ricco uomo d’affari spagnolo, l’ereditiera infrangeva i cuori di tutti coloro che le si avvicinavano con l’intento di sposarla. 

Nel 1926, la stampa dell’epoca diede notizia del suo fidanzamento con un diplomatico jugoslavo. Sembrava la storia d’amore perfetta, ma finì poco dopo. “Era più interessata ad amare la vita che gli uomini”, scriveva di lei il New York Times all’epoca. “Era appassionata di feste e vestiti da sera, adorava ballare il tango con principi romeni piuttosto che indossare l’abito nuziale”, continuava l’articolo riportato alla luce di recente e inserito nella nuova rubrica curata dal Times, che raccoglie gli annunci di matrimoni più significativi comparsi sulle pagine del giornale nei suoi 165 anni di storia. 

Prima di morire all’età di 61 anni, nel 1961, Mary Landon Baker si confidò con un giornalista spiegandogli i motivi per cui non si è mai sposata: “Non ho mai incontrato l’uomo giusto, al momento giusto, nel posto giusto”. 

In un’altra intervista ammise ancora di non essersi mai innamorata. “In realtà, non sapremo mai perché Mary Landon Baker non si sia mai sposata. Quello che sappiamo è che non aveva bisogno di essere mantenuta, avendo ereditato una fortuna alla morte dei genitori”, ha scritto ancora il quotidiano newyorchese. “E quella che all’epoca chiamavano timidezza, forse era soltanto libertà”. 

Non era un segreto che nel fiore della sua giovinezza, l’ambita ereditiera avesse conquistato e poi abbandonato aspiranti mariti in almeno due continenti: a Londra, in Irlanda, in Spagna oltre che negli Stati Uniti. 

Alla lunga schiera di fidanzati appartenenti alla nobiltà e all’élite diplomatica, si aggiunse anche l’attore Barry Baxter ,che morì all’età di 28 anni mentre era impegnato sul palco a teatro. Nacque perfino la leggenda secondo cui Baxter morì a causa delle pene d’amore causate da Mary Baker, nel momento in cui venne a sapere che lei si sarebbe trasferita a Londra per sposare un altro uomo. 

A fugare le ipotesi romantiche ci pensò il medico della famiglia Baxter, che si limitò ad attribuire la causa a una semplice polmonite e non al tradimento o alle pene d’amore. 

Mary Landon Baker occupava uno status sociale privilegiato, possedeva le ricchezze lasciate in eredità prima dal padre e poi dalla madre venuta a mancare nel 1955. Tutti la giudicavano una donna timida, ma in realtà era solo una donna libera di scegliere. 

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