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Siberia, il gigantesco buco creato da un asteroide che nasconde tonnellate di diamanti

Immagine di copertina

Il sito, del diametro di cento chilometri, è rimasto inaccessibile per anni e nasconde trilioni di pietre preziose

In Siberia esiste un enorme cratere di circa cento chilometri di diametro, formato decine di milioni di anni fa quando un asteroide di circa 6 chilometri di diametro ha colpito la Terra.

Quello di Popigai, il quarto cratere da impatto per dimensioni al mondo, si trova a 300 chilometri da Khatanga e a quasi 900 chilometri dalla città di Norisilk.

Per decenni, è stato il sogno recondito di geologi e paleontologi, ma l’area era stata dichiarata off limits dalle autorità dell’Unione sovietica per la presenza di alcune miniere.

(qui sotto una veduta aerea della zona dove si trova il cratere di Popigai. L’articolo prosegue sotto l’immagine)

Non sono tanto il suo aspetto e le sue dimensioni a renderlo un sito davvero interessante, benché il cratere di Popigai sia un parco geologico riconosciuto dall’Unesco, quanto il fatto che il buco siberiano nasconde una quantità impressionante di diamanti.

Secondo l’Istituto di geologia di Novosibirsk, infatti, il cratere contiene centinaia di migliaia di tonnellate di diamanti formati dall’impatto dell’asteroide su un deposito di grafite.

In realtà, non si tratta delle classiche pietre, ma di diamanti di forma piatta con striature di diversi colori, dovute proprio alla maniera in cui si sono formati, ovvero attraverso un’onda d’urto.

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