La vita notturna dei giovani di Damasco, tra guerra e voglia di normalità
A poca distanza dalla linea del fronte tra il governo e i ribelli, nella città siriana i giovani del luogo cercano di condurre un’esistenza quanto più possibile normale
Damasco, capitale della Siria, è da ormai cinque anni nota
più che altro per essere il centro politico di uno stato che ha visto dal 2011
una guerra civile spietata, che secondo le stime più frequenti ha causato
finora 250mila morti e 5 milioni di rifugiati.
A pochissima distanza dalla linea del fronte tra il governo
e i ribelli, però, nella città siriana la vita va avanti giorno dopo giorno, e
in un clima surreale i giovani del luogo cercano di condurre un’esistenza
quanto più possibile normale, continuando a frequentare bar, bere alcolici,
fumare e ballare.
Nella Città Vecchia, infatti, negli ultimi mesi hanno infatti aperto diversi bar, e per diverse notti a settimana capita di riuscire a
dimenticare di trovarsi nella capitale di uno stato in guerra.
Naturalmente non è possibile escludere totalmente il
pensiero della devastazione che circonda il divertimento di una sera,
soprattutto per chi nel conflitto ha perso i propri cari o la propria casa, e
nel caso dei più giovani, teme di essere arruolato nell’esercito.
Ma dopo la tregua parziale inaugurata di recente, a febbraio
è stato possibile per molti ritrovare un po’ di calma, e riscoprire uno stile
di vita simile a quello di tante città occidentali non toccate da problemi del
genere.