ll 12 novembre 2011, il primo ufficiale dell'esercito Nicholas fu gravemente ferito durante un giro di pattuglia a piedi in Panjwaii, in Afghanistan. Credit: David Jay
Jerral Hancock stava guidando un automezzo in Iraq. Una bomba su una strada ha distrutto il mezzo. Jarral vive a Lancaster con i suoi due figli. Credit: David Jay
Tomas Young si arruolò nell'esercito due giorni dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001. Cinque giorni dopo fu mandato in Iraq, mentre guidava un veicolo armato fu colpito nella città di Sadr. Restò paralizzato. È morto nel 2014. Credit: David Jay
Il tenente Jason Pak il 13 dicembre 2012 era di turno a Zangabad, in Afghanistan, quando esplose una bomba. L'esplosione lo ha privato delle gambe e di parte della mano. Credit: David Jay
Shilo Harris vive a Houston. Shilo fu gravemente ferito il 19 febbraio 2007 da una bomba in strada, in quell'episodio perse tre uomini del suo equipaggio. Solo Shilo e il suo autista sopravvissero all'esplosione. Credit: David Jay
ll capitano dell'esercito Wayne Waldon ha perso una gamba a Baghdad, in Iraq. Sette anni dopo, non solo cammina, ma è un campione di snowboard. "La protesi è diventata parte di me". Credit: David Jay
L'8 giugno 2013, nella provincia di Paktika, in Afghanistan, Major Matt fu attaccato dall'esercito nazionale afghano insieme a cinque altri membri del suo team. Il proiettile ha tagliato l'arteria femorale della gamba e ha reso necessaria l'amputazione dell'arto. Credit: David Jay
Bobby Henline è rimasto intrappolato all'interno di un'auto quando è stato colpito da una bomba in Iraq. È l'unico sopravvissuto. Credit: David Jay
Le guerre possono concludersi sul campo di battaglia ma non finiscono per le persone che le hanno combattute. Oltre i ricordi di quei mesi o anni trascorsi in guerra, i soldati portano sul proprio corpo i segni delle violenze subite. Molti veterani di guerra sono costretti a vivere con quelle menomazioni per il resto della vita.
I fotografi David Jay e James Nachtwey hanno documentato questa realtà attraverso degli scatti che immortalano i soldati americani dopo diversi anni dal loro ritorno dalle guerre in Iraq e Afghanistan.
“Queste immagini sono la mia testimonianza. Gli eventi che ho documentato non devono essere dimenticati e non dovranno ripetersi”, scrive Nachtwey. Mentre il progetto di Jay è composto da una serie di scatti dal nome “Soldato sconosciuto”. Il progetto è stato tra i finalisti nella categoria Ritratti per i Magnum Photography Awards 2016.