Le foto degli ultimi Samurai nel Giappone dell’Ottocento
Con la Restaurazione Meiji, il Giappone si modernizzò e aprì all'occidente. Ma perse gran parte delle sue tradizioni centenarie. Come la celebre casta di guerrieri
Il Giappone moderno nasce nel 1868, quando l’imperatore Meiji tolse il potere ai signori della guerra locali, gli shogun, e cambiò radicalmente la struttura sociale e politica della nazione.
Con la rottura della politica d’isolamento durata oltre duecento anni – dal 1641 al 1853 – la nazione si aprì all’occidente e iniziò un periodo di modernizzazione. Ma a un prezzo: molte delle tradizioni centenarie scomparvero per sempre. Tra le prime vittime ci furono i Samurai, i nobili e valorosi guerrieri del Giappone feudale che per secoli avevano difeso l’imperatore.
Rappresentavano solo il 10 per cento della popolazione ma avevano un enorme potere. Invece, con l’imperatore Meiji persero tutti i loro diritti, non solo di essere l’unica forza armata della nazione ma persino quello di portare un pubblico la loro celebre spada a lama curva.
Queste foto d’epoca, scattate alla fine dell’Ottocento e ricostruite digitalmente a colori, immortalano gli ultimi appartenenti alla casta dei samurai, ormai completamente estinta già agli inizi del Novecento