A Toronto diecimila libri sparsi sulle strade per combattere il traffico
L'iniziativa è stata promossa da un collettivo spagnolo che da anni realizza installazioni per scopi sociali
In occasione della Notte Bianca 2016 organizzata il primo di ottobre, le strade di Toronto sono state letteralmente invase da migliaia di libri. Per una notte, una distesa infinita di pagine stampate e di copertine hanno intasato la centralissima Hagerman Street, nel cuore della città canadese.
L’iniziativa curata dall’artista Camille Hong Xin è stata promossa dal collettivo spagnolo Luzinterrumptus che da anni progetta e realizza installazioni dal grande impatto visivo per sensibilizzare su grandi temi di interesse comune, dalla difesa della libertà di opinione e dei principi basilari della democrazia alla denuncia di violazioni di questi principi, dalla resistenza contro la cultura consumistica imperante alla difesa delle risorse naturali.
L’installazione, denominata appunto Literature vs Traffic, ha come obiettivo quello di sensibilizzare sul problema del traffico che accomuna le grandi metropoli, ma lo fa attraverso un linguaggio originale.
Toronto non è stata la prima città a essere invasa di libri. Nel 2012, la stessa installazione venne realizzata anche a Madrid e poi a New York (seppur in maniera del tutto illegale), e poi a Melbourne.
La città canadese è stata scelta come meta di quest’anno non a caso. Anche qui sono quotidiani i problemi legati al traffico e ai lunghi periodi di percorrenza sulle strade, così come sono quotidiane le battaglie dei pedoni per conquistare un loro spazio dove poter circolare senza correre il pericolo di essere travolti dai veicoli.
Le uniche misure adottate dalle istituzioni per combattere il traffico cittadino e abbattere così gli elevati tassi d’inquinamento sono le giornate senza auto o le targhe alternate, ma non sono sufficienti per ovviare al problema.
Il messaggio che l’iniziativa vuole diffondere è questo: “Vogliamo che la letteratura pervada tutte le strade e conquisti tutti gli spazi pubblici, offrendo liberamente ai pedoni un luogo senza traffico, almeno per poche ore, soccombendo non all’aria irrespirabile bensì agli umili poteri della parola scritta”.
Per una notte intera, le strade a scorrimento veloce della città – quotidianamente prese d’assalto da milioni di automobilisti e dove a dominare sono l’inquinamento e i rumori dei clacson – si trasformano in un luogo dove regna il silenzio, la tranquillità e la calma e dove ciascuno possa prendere in mano un libro, sfogliarlo, toccarlo o leggerne alcune sue parti.
I visitatori hanno potuto immergersi in un flusso di parole godendo del suono delle pagine sfogliate.
L’installazione è stata realizzata con l’impiego di diecimila libri donati da enti pubblici e da privati. L’iniziativa ha richiesto 12 giorni di lavoro ininterrotto e l’ausilio di 50 volontari.
Su TPI una sequenza di immagini che testimoniano l’iniziativa.