Tinder Olimpionico: i profili degli atleti a caccia di incontri ai Giochi invernali di PyeongChang
"Tinder Pyeongchang" è l'account Instagram che raccoglie i profili Tinder degli olimpionici che partecipano ai Giochi invernali in Corea del sud e che sono alla ricerca di un partner
Alle Olimpiadi invernali di PyeongChang, in Corea del Sud, gli atleti non sono soltanto alla ricerca della gloria con una vittoria nelle rispettive discipline sportive, ma anche dell’amore — o meglio, di sesso. Un account Instagram, tinderpyeongchang, raccoglie i profili Tinder degli atleti olimpionici che partecipano ai Giochi invernali 2018 e che sono alla ricerca di un partner a PyeongChang.
Dagli sciatori agli snowboarder, dalle ballerine sul ghiaccio ai pattinatori di hockey: sull’account finora sono stati pubblicati oltre 40 profili, provenienti da diverse nazioni. Alle Olimpiadi invernali di PyeongChang partecipano 2,925 atleti provenienti da 92 nazioni.
Ai Giochi olimpionici, così come nelle altre grandi competizioni internazionali sportive, il sesso gioca un ruolo fondamentale. È stato così per Londra 2012, per Rio de Janeiro nel 2016, e più in generale per tutti gli altri eventi che riuniscono atleti professionisti per un periodo di tempo concentrato e intenso dal punto di vista della tensione agonistica.
La rivista statunitense Time ha pubblicato un report secondo cui a PyeongChang quest’anno è stato battuto il record di preservativi in circolazione ai Giochi invernali: finora sono infatti stati distribuiti già 110mila profilattici (una media di oltre 37 per ogni atleta) per un valore complessivo pari a circa 75mila euro, gratuitamente a disposizione presso il Villaggio Olimpico.
Ma non siamo di fronte a una novità: i profilattici vengono distribuiti tra gli atleti più o meno da sempre, con una certa regolarità, sin dalle Olimpiadi estive di Seul del 1988 (proprio in Corea del sud) quando vennero diffusi, anche simbolicamente, al fine di prevenire la diffusione dell’HIV.
Il numero di preservativi distribuiti durante le Olimpiadi crebbe sempre di più negli anni, e ai Giochi estivi di Rio ne furono distribuiti oltre 450mila. Alle Olimpiadi invernali di Sochi, nel 2014, ne vennero diffusi almeno 100mila, dove tra l’altro era anche noto che diversi atleti usavano Tinder.
Nel 2012, poco prima di partire per i Giochi estivi di Londra, il nuotatore olimpionico Ryan Lochte, intervistato dall’emittente statunitense ESPN, rese bene l’idea del ruolo che gioca il sesso nello sport, quando disse: “Il 70-75 per cento degli olimpionici fa regolarmente sesso ai Giochi”, aggiungendo in seguito che “alle ultime Olimpiadi avevo una fidanzata, ma fu un grande errore. Ora sono single, per cui Londra sarà una gran esperienza” sotto diversi punti di vista.