Steve McCurry in mostra a Roma
La nuova mostra di Steve McCurry, Oltre lo sguardo, resterà aperta fino al 20 settembre al Teatro1 di Cinecittà a Roma
Steve McCurry è considerato una delle figure più rappresentative della fotografia contemporanea. Nel corso della sua lunga carriera, il fotoreporter statunitense ha conquistato le copertine di numerosi libri e riviste, pubblicando più di una dozzina di volumi ed esponendo le proprie immagini in mostre personali e collettive in giro per il mondo.
Nato in un sobborgo di Philadelphia, nello stato americano della Pennsylvania, nel 1950, McCurry studia cinematografia alla Pennsylvania State University, prima di iniziare a lavorare per un giornale locale. Dopo diversi anni come freelance, parte per il primo di una lunga serie di viaggi in India, esplorando il Paese con la sua macchina fotografica per diversi mesi.
Oltrepassato il confine con il Pakistan, conosce un gruppo di rifugiati afghani che lo fanno entrare illegalmente in Afghanistan, proprio nel momento in cui l’invasione russa stava chiudendo l’accesso a tutti i giornalisti occidentali. Il fotografo statunitense trascorre alcune settimane con i mujāhidīn e ha così l’opportunità di mostrare al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, che finiscono in poco tempo sulle maggiori testate internazionali.
Da allora, McCurry continua a raccontare il mondo attraverso le sue fotografie, spaziando dal tema dei conflitti a quello delle culture che stanno scomparendo, sempre mantenendo al centro del proprio sguardo quell’elemento umano che ha reso la sua opera più famosa – il ritratto della ragazza afghana – un’immagine così potente. Il Teatro1 di Cinecittà ospita dal 18 aprile al 20 settembre 2015 la nuova mostra di McCurry Oltre lo Sguardo, curata da Biba Giacchetti e Peter Bottazzi.
La mostra propone oltre 150 immagini: insieme a 50 foto tra le più classiche e celebri, sono presenti i lavori più recenti del fotografo, tra cui diversi inediti che riguardano “una ricerca insolita e destrutturata, che si spinge oltre lo sguardo, che attraversa porte e finestre per raccontare lo spazio e la luce, per vincere il dolore e la paura”, come spiega la curatrice Biba Giacchetti.
Oltre alle fotografie, nel percorso espositivo è possibile trovare sei video in cui McCurry racconta i suoi viaggi e il suo modo di concepire la fotografia.
Ad arricchire la potenza delle immagini del fotoreporter statunitense è l’allestimento progettato appositamente per il Teatro1 di Cinecittà, che l’architetto Peter Bottazzi ha reso “nello stesso tempo sospeso e a suo modo labirintico, volendo lasciare al visitatore la massima libertà di movimento, invitandolo a perdersi e a sorprendersi, in una coinvolgente reciprocità di sguardi”, ha detto la curatrice Biba Giacchetti. Qui ci sono alcune delle immagini in mostra a Roma.