Sospeso, il progetto fotografico che si ispira alla tragedia contemporanea delle morti nel Mediterraneo
La serie di foto è stata ispirata dalla tragedia contemporanea delle morti nel Mediterraneo, basandosi sui fatti della cronaca di attualità
Sospeso, progetto fotografico
“ La sospensione, è uno stato in cui un’ azione o un determinato momento sono interrotti ed eclissati in una sorta di limbo. La dimensione subacquea è potenzialmente un varco che delinea un distacco dalla realtà terrena”.
“L’acqua è la culla ancestrale dell’esistenza umana e animale, in cui al principio di ogni cosa la formazione dell’essere inizia a delinearsi”.
“I soggetti ritratti in queste fotografie stanno morendo però non è il loro corpo ad essere protagonista ma il loro passaggio”.
“La cruda realtà degli eventi prende una forma astratta ed effimera. Ricorrendo all’idea che una sorta di dimensione uterina possa in qualche modo riportarci alle origini più profonde, i protagonisti si trovano in una zona ibrida tra la nascita primitiva e la linea della morte”.
“In un limbo in cui la soggettività viene ibernata, il concetto tra esistente e trapassato si intersecano fra loro. Lo stato comatoso di veglia e di sonno profondo sono congiunti in unico quadro”.
“La vita e la morte sono immersi in acqua, dove la concezione originaria e la cessazione dell’esistenza convivono, anche se solo per un istante, in un tempo indefinito”.
Le fotografie del progetto sono state scattate presso l’isola d’Elba, in prossimità del golfo dell’Enfola, che si trova nel versante settentrionale dell’isola.
La fotografa, Aurora Farina, ha deciso di utilizzare una macchina digitale subacquea per avere la possibilità di revisionare le immagini in un secondo momento.
Dopo aver scattato le fotografie, l’autrice del progetto ha deciso di ribaltare le immagini, ottenendo così una dimensione astratta quasi onirica, che enfatizza il senso del progetto.
Il progetto fotografico Sospeso è stato realizzato da Farina per la sua tesi di laurea, nel luglio 2016 e si ispira alla tragedia contemporanea delle morti nel Mediterraneo.
Basandosi sui fatti di cronaca riguardanti la tragedia del Mediterraneo, infatti, Farina ha cercato di immortalare una sorta di fermo immagine, che raccontasse il momento della morte di queste persone.
L’obiettivo era quello di mettere in luce la componente astratta del loro passaggio, che li conduce dall’esistenza alla non esistenza.
Il mare diventa uno spazio sospeso, dove l’acqua si trasforma in un scenario che vede la nascita e la morte incontrarsi in un istante senza tempo.
Chi è Aurora Farina
Aurora Farina ha 28 anni ed è originaria dell’isola d’Elba. Si è laureata al biennio specialistico di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il suo primo approccio con la fotografia avvenne in età adolescenziale, e inizialmente sperimentò il mondo del reportage fotografico.
Con il passare degli anni la sua linea stilistica è cambiata. Farina si è concentrata sempre di più sulla realizzazione di progetti personali che prevedono quasi una “messa in scena” per ogni scatto.
a cura di Aurora Farina