Scontri a Calais durante lo sgombero del campo profughi
La polizia ha lanciato gas lacrimogeni. Migranti e attivisti hanno risposto con il lancio di sassi. Alcune tende sono state date alle fiamme
Ci sono stati degli scontri con la polizia lunedì 29 febbraio 2016 quando sono cominciate le operazioni di sgombero dell’accampamento di Calais, nel nord della Francia, dove si erano ammassati i migranti in attesa di raggiungere il Regno Unito.
Un fotografo di Reuters ha riferito che la polizia ha lanciato gas lacrimogeni intorno a mezzogiorno e circa 150-200 migranti e attivisti hanno risposto con il lancio di sassi, mentre tre tende sono state incendiate.
In precedenza, una persona era stata arrestata per aver tentato di fermare un gruppo di circa 20 operai, protetti dalla polizia in assetto antisommossa, che si accingevano a sgombrare il sito, nel quale si trovano circa 3 mila persone.
“I migranti scapperanno e si rifugeranno nei boschi, così che la polizia dovrà inseguirli”, ha detto l’attivista Francois Guennoc del gruppo di sostegno per migranti Auberge des Migrants.
Il prefetto regionale Fabienne Buccio ha dichiarato che la presenza della polizia era necessario perché gli “estremisti” avrebbero potuto intimidire i migranti e indurli a rifiutare le offerte di alloggio o le corriere diretti ai centri di accoglienza.
Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha detto la settimana scorsa che le autorità avrebbero lavorato con le organizzazioni umanitarie per ricollocare i migranti in un parco vicino attrezzato con container convertiti in alloggi o altri centri di accoglienza in Francia.
Giovedì 25 febbraio, un giudice ha confermato l’ordine esecutivo di sfrattare i migranti residenti nei settori meridionali del campo, anche se alcune strutture di fortuna di rilevanza sociale, come una scuola e un teatro, resteranno intatti.
Migliaia di migranti in fuga da guerra e povertà, dall’Afghanistan alla Siria, si sono diretti verso il porto settentrionale nel corso dello scorso anno.
Molti hanno tentato di arrampicarsi sui treni che attraversano il tunnel del canale della Manica o sui camion diretti nel Regno Unito, dove vorrebbero stabilirsi. La loro presenza ha portato a delle tensioni con una parte della popolazione locale e al dispiegamento permanente di forze di polizia.
Sempre lunedì, ci sono stati momenti di tensione tra i migranti e le forze di polizia macedoni lungo il confine tra la Macedonia e la Grecia. Anche in questo caso, le forze di sicurezza hanno lanciato gas lacrimogeni.