Le proteste contro Donald Trump a Chicago
Il comizio è stato cancellato per ragioni di sicurezza dopo che centinaia di oppositori avevano manifestato contro Trump, fuori e dentro l'università dell'Illinois
IACOPO LUZI DA CHICAGO – L’arrivo del candidato repubblicano Donald Trump a Chicago aveva generato molto entusiasmo fra i suoi sostenitori, tanto che la coda per entrare dentro il padiglione dell’University of Illinois si è iniziata a formare molte ore prima dell’inizio del comizio. Numerose le misure di sicurezza, rigidi i controlli all’ingresso.
Donald Trump avrebbe dovuto iniziare il suo discorso intorno alle 18 di venerdì 11 marzo, eppure dopo 45 minuti di ritardo, un portavoce del candidato repubblicano è salito sul palco e, dopo aver preso la parola, con un breve comunicato ha annunciato che il comizio di Trump non si sarebbe più tenuto per motivi di sicurezza pubblica.
Dall’inizio della sua campagna presidenziale, questa è la prima volta che Donald Trump è costretto ad annullare un suo comizio.
Il ricco imprenditore, infatti, dopo essere giunto in città, si sarebbe confrontato con alcuni membri delle forze dell’ordine e avrebbe convenuto che sarebbe stato meglio annullare il comizio. Troppi i manifestanti contro di lui presenti all’evento, sia fuori dal padiglione, sia all’interno infiltrati fra gli spettatori della platea. Un rischio troppo alto, viste le diecimila persone presenti all’evento, secondo le dichiarazione dello staff di Trump.
Nel comunicato è stato spiegato che il comizio sarebbe stato “posticipato a data da destinarsi. Grazie per la vostra partecipazione e andate in pace”.
La notizia è stata accolta con estrema delusione dai sostenitori di Trump, numerosi i volti attoniti, soprattutto se si considera che già prima dell’evento in molti avevano inneggiato sia il nome di Trump che il motto della sua campagna “Make America Great again” più e più volte.
Al contrario, i manifestanti contro Trump, i quali hanno svelato la propria vera identità solo dopo il comunicato del portavoce di Trump, hanno iniziato a intonare cori contro il candidato repubblicano, a mostrare cartelloni contro l’imprenditore e a gridare i nomi di alcuni candidati democratici candidati alle presidenziali, in particolar modo quello di Bernie Sanders.
Una “vittoria” inaspettata per tutti i manifestanti che si sono radunati all’esterno del padiglione dell’University of Illinois e che hanno continuato a manifestare anche dopo la cancellazione del comizio, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Prima dell’evento, alcuni manifestanti infiltrati erano stati allontanati dalla sicurezza. Subito dopo il comunicato, la polizia è intervenuta anche all’interno del padiglione per disperdere la gente e impedire che i sostenitori di Trump si scontrassero con i manifestanti.
Il numero di manifestanti inaspettatamente molto alto, probabilmente maggiore dei sostenitori di Trump presenti al comizio, hanno spinto Donald Trump e le forze dell’ordine di Chicago ad annullare l’evento.