In treno verso una nuova vita
Ogni mese circa 30mila migranti attraversano la Macedonia, tappa obbligata per chi fugge via dalla Grecia in cerca di una vita migliore
Nella piccola stazione di Gevgelia, al confine tra Grecia e Macedonia, ogni giorno arrivano migliaia di migranti, che aspettano di salire sui treni vecchi e sovraffollati che li portano verso nord.
Nel solo mese di luglio circa 30mila richiedenti asilo hanno attraversato la Macedonia. Non possono restare in Grecia, dove il peggiorare della crisi economica ha reso la vita dei migranti ancora più dura, e cercano rifugio nel resto d’Europa.
Il prezzo della traversata dal sud al nord della Macedonia è di circa sei euro. Per circa 200 chilometri, si viaggia su un vecchio treno arancione degli anni Sessanta, soprannominato Gorbachev. Non c’è aria condizionata e le temperature all’interno dei vagoni raggiungono i quaranta gradi.
Il fotografo Ognen Teofilovski, che lavora per l’agenzia giornalistica Reuters, ha intervistato alcuni dei migranti che affrontano l’estenuante viaggio. Ha incontrato Mahmud, un giornalista siriano proveniente da un villaggio vicino ad Aleppo. Viaggia con sua moglie e con un figlio piccolo, e spera di arrivare in Germania o nei Paesi Bassi. Non aveva alcuna speranza nel suo Paese e vuole offrire al figlio una vita migliore.