Il Lake Powell e i suoi canyon profondi

La siccità svela i disegni naturali creati dal lago tra gli stati di Arizona e Utah
Il Lake Powell, il lago artificiale lungo quasi 300 chilometri, creato tra gli stati di Arizona e Utah dalla costruzione della diga Glen Canyon, si sta prosciugando a causa della siccità della zona, portando alla luce splendidi canyon.
Il bacino è formato dalle acque del fiume Colorado, che scendendo dalle cime innevate delle Rocky Mountains garantiscono acqua agli stati di Nevada, Arizona e California.
Oggi la capacità del Lake Powell è diminuita di oltre la metà, scendendo al 42 per cento, secondo l’agenzia spaziale della NASA.
Il fenomeno ha attirato numerosi turisti perché ha rivelato, in alcuni punti del letto del lago, i fondali e ha svelato anse profonde e canyon di incredibile bellezza.
Gli abitanti della zona, invece, stanno soffrendo dei cambiamenti determinati da siccità e altri fattori e sono stati costretti a ormeggiare le case galleggianti che erano presenti nell’area in posti sicuri, per evitare le secche.
La portata d’acqua maggiore del lago artificiale è sempre stata in corrispondenza della fine della primavera, quando la neve a monte si scioglie, portando un flusso d’acqua più intenso nel fiume Colorado, ma l’afflusso d’acqua è drasticamente diminuito negli ultimi 16 anni.
Le immagini satellitari scattate dalla NASA a giugno mostrano i cambiamenti radicali che sono subentrati dal 1999 al 2015, a causa dei cambiamenti climatici.