Le lacrime non sono tutte uguali
Un biologo olandese ha analizzato attraverso un microscopio le immagini delle lacrime cristallizzate, mostrando che queste sono uniche e quindi tutte diverse fra loro
Il biologo e artista olandese Maurice Mikkers ha usato la sua esperienza nel campo scientifico per trasformare l’ordinario in qualcosa di bellissimo. Il suo singolare progetto di fotografia infatti mostra le immagini al microscopio di lacrime ormai cristallizzate.
Dopo essere diventato tecnico di un laboratorio medico, Mikkers sentiva di aver bisogno di uno sfogo per il suo lato creativo, e si è iscritto a un corso di laurea presso l’Accademica reale d’arte dell’Aia, nei Paesi Bassi.
Lavorando come fotografo, Mikkers ha cominciato a usare la sua doppia formazione per fare esperimenti con le immagini micrografiche, create utilizzando il microscopio.
Ha cominciato osservando alcuni oggetti d’uso comune, ma dopo aver pianto tagliando delle cipolle ha avuto l’idea di osservare le lacrime e proporre la serie L’immaginario delle lacrime, nella quale mostra al mondo la loro vera bellezza.
Ci sono tre tipi di lacrime: basali (sulla superficie dell’occhio), di riflesso ed emotive. Mikkers ha chiesto ai suoi amici di offrirsi volontari e piangere per ragioni diverse. Ha usato dei micro contagocce per raccoglierle e dei vetrini per lasciare che le lacrime si cristallizzassero in disegni di sale che assomigliano a fiocchi di neve.
Mikkers voleva scoprire se i diversi tipi di lacrime assumessero forme diverse. Il biologo e artista non ha individuato differenze sostanziali tra le lacrime in relazione alle cause che ci portano a piangere, ma ha scoperto che la composizione di ogni singola lacrima è diversa.
Il lavoro di Mikkers, diffuso nel 2015, ha riscosso un grande interesse in tutto il mondo. L’artista ha detto: “È difficile da credere, ma mi dà grande energia e nuove idee per continuare lungo questo viaggio bello quanto interessante”. Mikkers ambisce di pubblicare un libro con la collezione delle sue lacrime entro il 2016.