La vita psichedelica di un fotografo vagabondo
Si è ritirato in un camper e passa il suo tempo fra droghe e fotografie stranianti, che crea con flash e gel colorati
Il fotografo Benoit Paillé da quattro anni ha deciso di vivere in compagnia del suo cane in un camper totalmente privo dei comfort moderni. Gira l’America e si ferma solo nei luoghi che considera al tempo stesso interessanti e banali, dove scatta le sue foto a partire da incontri casuali e momentanei con paesaggi o persone.
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Della sua vita in concreto dice di non poter raccontare molto, perché per la maggior parte del tempo è sotto l’effetto di droghe e non ricorda un granché, “è per questo che scatto foto”.
In effetti i suoi scatti sembrano rispecchiare a pieno lo stile di vita scelto: sono fotografie sospese fra l’onirico e la cura estrema per i dettagli.
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