Israele costruisce un muro provvisorio tra un quartiere israeliano e uno palestinese
Secondo le autorità israeliane la barricata provvisoria eretta a Gerusalemme non avrebbe alcun valore politico, ma servirebbe ad arginare la recente ondata di violenze
A Gerusalemme, nella notte di domenica 18 ottobre, le autorità israeliane hanno cominciato a erigere un muro temporaneo lungo circa dieci metri e alto cinque tra il rione palestinese di Jabal Mukaber e il vicino quartiere ebraico di Armon HaNatziv.
Il governo israeliano sostiene che il muro serve a proteggere i cittadini israeliani dell’area.
Nei giorni scorsi alcuni palestinesi avevano lanciato pietre e bottiglie incendiarie per colpire gli israeliani residenti a Armon HaNatziv, nel sud di Gerusalemme est, dopo le recenti tensioni tra i due gruppi.
Il portavoce del ministero degli Esteri Emanuel Nahshon ha fatto sapere tramite un comunicato che il muro non ha alcun valore politico o simbolico, ma è soltanto una forma difensiva provvisoria per evitare nuovi feriti. Verrà rimosso quando avranno fine le violenze.
Quattro giorni prima due cittadini israeliani erano stato uccisi da palestinesi proprio nel quartiere dove è stata eretta la nuova barricata provvisoria.
L’Associazione per i diritti civili in Israele ha condannato il muro e i nuovi check-point israeliani, definendoli violazioni dei diritti umani.
Intanto, un soldato israeliano è stato ucciso in uno scontro a fuoco nella stazione centrale di autobus a Beersheba, nel sud di Israele. L’aggressore è stato ucciso.
Anche un eritreo che si trovava lì vicino, scambiato per un complice dell’uomo che ha attaccato il soldato israeliano, è morto dopo che le autorità hanno aperto il fuoco contro di lui.
Otto israeliani sono morti in seguito ad attacchi palestinesi nel corso di queste mese e oltre 40 palestinesi sono stati uccisi.
In seguito all’ondata di violenze che ha colpito la Terra santa, Israele ha imposto misure di sicurezza più restrittive, sia in Cisgiordania che a Gerusalemme.
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