Il venditore di collanine a Buenos Aires
Si chiama Ashkco, ma tutti lo chiamano Indio. Con il suo banco di collanine è fra i personaggi più noti delle strade di Buenos Aires. Il fotoreportage di Davide D'Amato
Ashkco è il suo nome, ma tutti lo conoscono come “l’Indio”. Ashkco è un nativo americano argentino, nato nella selva Misionera. Non ha ricordi dei suoi genitori: lo hanno abbandonato quando era molto piccolo e non sa il perché. Non sa quanti anni ha: a guardarlo dimostra fra i 50 e i 55 anni. Si ricorda che è cresciuto da solo bevendo latte, quando era bambino, dalle mammelle di maiali selvatici, mangiando ciò che la foresta aveva da offrirgli.
Non sapeva di essere un umano, non ne aveva mai visto uno. Senza vestirsi, senza lavarsi, con gli animali come unici amici e come nemici. Poi ha incontrato gli uomini e le civiltà, per caso, avvicinandosi a un falò per la prima volta.
Ora vive a Buenos Aires. Vive e lavora lì con il suo banchetto ambulante di collanine e quant’altro. Potete andare a trovarlo, tutti i giorni, nel barrio di San Telmo.
Sempre pronto ad aiutare gli altri, sempre pronto a regalare un sorriso a tutti. Un sorriso e uno sguardo triste. Definitivamente tra gli uomini, senza essere uno di loro. Perché lui sa di non appartenere alla razza umana: gli uomini gli hanno sempre fatto del male.
E ascoltando la sua vita, ha perfettamente ragione. Si considera un animale strappato alla sua natura. La sua unica pace sono i suoi dieci gatti, gli amati figli che vivono con lui, e un piccione che tra un po’ tornerà a volare libero dopo un incidente.
E solo quando è con loro i suoi occhi tornano a sorridere.
Il fotografo italiano Davide D’Amato ha avuto modo di conoscere questo personaggio eccentrico di Buenos Aires, Argentina, e ha deciso di raccontarlo attraverso i suoi scatti nel progetto L’Indio. Ashkco e la sua vita presente.
Testo e immagini a cura di Davide D’Amato