Il fenomeno del mega-party per gay e lesbiche che si sta diffondendo negli Stati Uniti
Sono inviati anche gli eterosessuali, che però pagano un prezzo maggiorato. Gli organizzatori puntano a esportarlo anche in altri paesi
Si chiama GUSH ed è il nuovo concetto di party rivolto alla comunità gay-lesbo degli Stati Uniti, nato da un’idea di Angela Dimayuga, ex capo esecutivo della Mission Chinese Food, una catena di ristoranti cinesi, e di Pati Hertling, avvocato di giorno e organizzatore di eventi di notte.
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GUSH è un party a tema, organizzato ogni mese, che mira a creare uno spazio di divertimento principalmente dedicato a gay e lesbiche, che pagano infatti rispettivamente 10 e 5 dollari per partecipare all’evento, a fronte dei 75 richiesti agli eterosessuali.
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Ad ogni evento GUSH partecipa un mix eterogeneo di ospiti, che approfittano dell’occasione anche per ampliare la propria rete di conoscenze.
Il termine GUSH nasce nel giugno 2017, dopo un viaggio in Islanda di Dimayuga. GUSH deriva infatti da geyser, una tipologia di sorgente di acqua bollente che crea delle colonne di acqua calda e vapore, tipica proprio dell’Islanda. Dimayuga è rimasta affascinata dall’apparenza fallica del geyser, che in realtà cela anche un’intrinseca sembianza femminile, che prende forma attraverso le nuvole d’acqua che schizzano verso l’alto. Inoltre, il suono della parola ricorda quello del termine “gay”.
La speranza della coppia di fondatori è quella di poter lanciare GUSH anche al di fuori gli Stati Uniti, in luoghi come Berlino o Città del Messico.
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