Le foto che mostrano la realtà brutta e decadente dietro gli scatti “perfetti” delle modelle su Instagram
Ci sono alcune foto che sembrano scattate in posti magici e senza tempo, eppure non è sempre questa la realtà delle cose
Non è tutto oro quello che luccica. E se questo è vero per qualsiasi ambito della vita, è ancora più vero per le fotografie condivise sui social network.
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Scorrendo le immagini che vengono pubblicate – per esempio, su Instagram – da influencer, fashion blogger, modelle e personaggi di tendenza, l’apparenza è che le loro vite siano circondate da un’aura di perfezione.
Per questo motivo, e per svelare la verità dietro l’irreale bellezza di alcuni scatti, una giovane fotografa statunitense ha realizzato una serie di fotografie fatte in brutte location.
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Kelsey Maggart, di 22 anni e originaria dell’indiana, ha dunque deciso di mostrare la differenza tra la realtà – spesso decadente – di un luogo e l’apparenza che gli viene data attraverso l’utilizzo dei vari programmi per modificare le foto.
In questo modo, anche i luoghi più impensati si trasformano in magiche location per un servizio fotografico: stazioni di rifornimento, cortili incolti, negozi di fiori.
Ogni posto è buono per scattare una foto, anche quando si hanno a disposizione risorse limitate, come dimostra la serie di Maggart, poiché ciò che conta sta nell’abilità del fotografo di catturare gli angoli giusti e di modificare i colori e le luci.
Proveniente da una piccola città, che risulta insignificante nella sua normalità nello sconfinato territorio degli Stati Uniti, Maggart ha imparato a usare tutta la sua creatività per massimizzare il potenziale delle sue location.
Così facendo, anche luoghi come il ristorante di KFC, Walmart, Hobby Lobby e i distributori di benzina appaiono sfondi incredibilmente artistici.
“Faccio la fotografa e studio da 3 o 4 anni “, ha detto Kelsey a Bored Panda. “Uso una Nikon D750”.
“Preferisco di più un luogo abbandonato o malandato “, ha raccontato la fotografa. “Gran parte della mia città è proprio così, quindi non è stato difficile renderlo parte del mio stile”.
Gli scatti di Maggart, dunque, insegnano che non serve viaggiare per chissà quale meta esotica per scattare delle buone fotografie, l’importante è saper usare gli strumenti del mestiere.